Lui, lei e la Mtb: i consigli per la prima uscita

Simone Lanciotti
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Come rendere la prima uscita in Mtb con un'amica, la fidanzata o la moglie un'occasione piacevole?
Antonio e Camilla, come abbiamo visto in questo articolo, rappresentano una situazione abbastanza comune. Il desiderio di provare uno sport che ha così tanto risalto mediatico e che ispira avventura e grandi emozioni spinge tante persone ad avvicinarsi alle ruote grasse.
L'approccio però non è sempre facile ed entusiasmante. Cerchiamo allora di capire quali sono gli errori da non fare elencando una serie di piccoli accorgimenti chiave.

Percorso facile
La prima volta deve essere facile. Cercate un percorso che sia anche offroad, ma fattibile, senza pendenze eccessive e senza passaggi complicati. Ciò che ai più esperti può sembrare banale ai neofiti può sembrare insormontabile.

Fate fare a lei il ritmo e solo di tanto in tanto datele qualche suggerimento.

Fate fare a lei il ritmo e solo di tanto in tanto datele qualche suggerimento.

Un'ora di pedalata
L'entusiasmo porta a sopravvalutarsi e a gestire male le proprie risorse. Meglio pianificare un giro breve in modo da avere energie e pochi indolenzimenti il giorno successivo, piuttosto che iniziare con un'uscita di due o tre ore che potrebbe mettere in crisi il futuro rapporto con la Mtb.

Pedali senza aggancio rapido
Niente pedali a sgancio se chi sta iniziando con la Mtb non li ha mai usati. Rendono la guida molto più insicura e molto meno piacevole la pedalata. Meglio i flat e un paio di scarpe di running per dare a lei la sensazione di avere i piedi liberi. E' un dettaglio importante.

La spinta ottimale richiede una posizione ben precisa del piede. Nella prima uscita non è sempre facile tenere il piede in modo corretto.

La spinta ottimale richiede una posizione ben precisa del piede. Nella prima uscita non è sempre facile tenere il piede in modo corretto.

Posizione corretta del piede
Proprio perché il piede è libero di muoversi spesso ci si ritrova a pedalare con una posizione del piede scorretta. E' bene spiegare, almeno a titolo informativo, che l'articolazione del metatarso deve trovarsi sempre sulla perpendicolare con l'asse del pedale. Chi pedala da tempo riesce a capire con uno sguardo se la posizione del piede di lei è corretta oppure no.

Pedalata agile
L'uso del cambio non è sempre semplice da comprendere, soprattutto se sul manubrio ci si trova anche il manettino che gestisce le sospensioni o il reggisella telescopico. Qui serve un po' di pazienza e attenzione affinché la pedalata di lei sia sempre agile. L'agilità, specialmente per chi ha poco allenamento, è una grande risorsa.

Più le gambe girano e minore è il rischio di accumulo di acido lattico e di crampi. Per questo occorre selezionare rapporti agili.

Più le gambe girano e minore è il rischio di accumulo di acido lattico e di crampi. Per questo occorre selezionare rapporti agili.

L'altezza della sella
Senza entrare nel dettaglio delle formule (pur sempre empiriche) è bene fare attenzione all'inclinazione della gamba quando il pedale si trova nel punto morto superiore: deve essere leggermente inclinata verso il basso. Se la sella è troppo bassa possono risentirne le ginocchia e ricordatele che in discesa, eventualmente, la sella può essere abbassata.

Le sospensioni non tollerano tutto
La forcella ammortizzata e magari anche la doppia sospensione (come nel caso dell'articolo di Antonio e Camilla) possono trarre in inganno: gli ostacoli in Mtb vanno sempre superati usando sia la tecnica che il lavoro delle sospensioni.

Per quanto efficienti ed evolute, le sospensioni non possono digerire ogni asperità. Occorre il contributo della tecnica di chi guida. La prima pedalata però serve a capire anche questo.

Per quanto efficienti ed evolute, le sospensioni non possono digerire ogni asperità. Occorre il contributo della tecnica di chi guida. La prima pedalata però serve a capire anche questo.

Il corpo si muove
Non esiste, come su strada, due o tre posizioni canoniche da assumere in sella: in Mtb la guida richiede la partecipazione di tutti i muscoli. E' cruciale, quindi, cercare di non irrigidirsi mai, soprattutto davanti ad un ostacolo o ad un passaggio difficile.

La posizione da assumere nelle discese più ripide. In generale è bene spiegare che il biker partecipa attivamente nella guida della Mtb. Spostando il baricentro, ossia il bacino, la testa e le spalle.

La posizione da assumere nelle discese più ripide. In generale è bene spiegare che il biker partecipa attivamente nella guida della Mtb. Spostando il baricentro, ossia il bacino, la testa e le spalle.

Portate l'acqua con voi
E nel caso anche qualcosa da mangiare che non siano per forza delle barrette: magari a voi piacciono, ma potrebbero non piacere alle vostre compagne di uscita. Andate su sapori classici.

Quale abbigliamento?
Pochi sono i fondamentali della prima uscita: casco e calzoni con fondello. Il resto può venire anche dopo se la cosa si fa più seria.

Un solo dito sul freno (specie con i freni a disco moderni) è più che sufficiente: è una buona abitudine da prendere.

Un solo dito sul freno (specie con i freni a disco moderni) è più che sufficiente: è una buona abitudine da prendere.

E ricordate di divertirvi...
Questo forse è un promemoria rivolto piuttosto ai vari "lui" (amici, compagni o mariti) più che a lei: se volete che "lei" torni in bici con voi, preparatevi ad errori che possono anche essere madornali e non siate degli orsi…

Sì, prima di tutto viene il divertimento.

Sì, prima di tutto viene il divertimento.

E adesso non rimane che provare, magari sfruttando un pomeriggio d'estate in montagna come hanno fatto Antonio e Camilla.
Fateci sapere com'è andata.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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