Perché così tante forature a Mont Sainte Anne?
Se avete visto le gare Xc maschili e femminili di Coppa del Mondo, vi sarete accorti che sono state condizionate dal maltempo e, soprattutto, dalle forature.
Queste ultime sono state davvero numerose e la presenza dei meccanici ai box è stata fondamentale.
Jordan Sarrou e Christopher Blevins hanno forato subito al primo giro e sono arrivati ai box insieme.
Ha forato ben due volte (mentre era in testa) anche Mathias Fluckiger...
E anche Loana Lecomte, che poi ha vinto la gara Donne Elite, ha avuto a che fare con una foratura.
Stesso discorso per Kate Courtney e per altri atleti che viaggiavano nelle retrovie e che quindi non sono stati ripresi.
Ma perché così tante forature a Mont Sainte Anne?
Noi un'idea ce la siamo fatta e vogliamo condividerla con voi, approfittando per darvi qualche consiglio sulla scelta e sul setup delle gomme sui percorsi bagnati ma anche ricchi di rocce e radici.
PRESSIONI “AL LIMITE”
Il fondo viscido di MSA invitava a ridurre le pressioni per avere più grip, ma la presenza di rocce e radici aumentava la probabilità di forare in seguito ad impatti tra cerchio e copertone.
Non a caso, tutti hanno forato sulla ruota posteriore...
In questi casi bisogna trovare il giusto compromesso tra grip e protezione, ma anche indovinando la pressione non c'è mai la sicurezza di non forare: basta un errore di traiettoria o un atterraggio da un drop più brusco del solito e... Il gioco è fatto.
Quando si gareggia in condizioni estreme su un tracciato selettivo come quello di Mont Sainte Anne è come giocare alla roulette russa: o la va o la spacca.
OK, MA L'INSERTO?
Gli inserti per tubeless si usano in Coppa del Mondo?
Attualmente, moltissimi atleti utilizzano degli inserti specifici per Xc nelle gare di Coppa, soprattutto se il fondo è fangoso e pieno di rocce o radici come quello canadese.
Ma allora perché così tante forature a Mont Sainte Anne?
Semplice, perché l'inserto aiuta ma non fa miracoli...
Se la pressione della gomma è bassa e si picchia duro con la ruota su una roccia o su una radice non c'è inserto che tenga.
Inoltre, l'inserto da Xc attutisce gli impatti (fino a un certo punto), ma non evita forature da tagli come quelle che possono capitare sui sassi appuntiti, ad esempio.
Quindi, va bene montare un inserto se vi sentite più sicuri, ma la pressione e la scelta della carcassa non vanno mai trascurate.
LA STRUTTURA DELLA GOMMA
La carcassa e i materiali della gomma fanno la differenza nelle situazioni critiche come quella di Mont Sainte Anne.
Quando si scende con le pressioni, il lavoro più grande viene svolto proprio dal fianco della gomma e dalla carcassa in generale. Le gomme che “sostengono” pesano un po' di più, ma danno molta più sicurezza e permettono di viaggiare più sgonfi rischiando meno.
Una carcassa sostenuta (ma non troppo rigida) insieme ad un inserto della giusta densità e dimensione potrebbero salvare la gara o l'uscita. Soltanto una delle due soluzioni, invece, non è detto che sia sufficiente.
LA SEZIONE DELLA GOMMA
Qui la scelta è molto soggettiva: c'è chi in condizioni di fango sceglie delle gomme più strette e chi invece preferisce non variare la sezione, optando magari per un disegno più scolpito.
Ci sono pro e contro in entrambi i casi...
Gomma più stretta significa più facilità nello scaricamento del fango, ma meno volume d'aria al suo interno. Quindi, per girare in sicurezza bisogna lavorare con pressioni d'aria più alte; in ogni caso, la spalla più bassa è meno protettiva.
Senza contare che sui tracciati con molte rocce e radici, la gomma stretta potrebbe donare meno sicurezza nella guida.
La gomma più larga permette di scendere di più con le pressioni. Per contro, se il fango è abbondante è più difficile che la gomma si “autopulisca”. Ecco perché, molto spesso i meccanici tagliano a mano alcuni tasselli, creando un canale di scarico per il fango.
Per gli atleti di Coppa, la scelta della sezione e del disegno è legata anche agli sponsor e quindi ai modelli disponibili. Inoltre, anche i top riders sono umani e in quanto tali possono fare delle valutazioni tecniche errate...
QUINDI, PERCHÈ COSÌ TANTE FORATURE A MONT SAINTE ANNE?
Perché in certi casi bisogna rischiare il tutto per tutto e, per quanto la tecnologia faccia passi da gigante, non esiste ancora la soluzione definitiva per non forare in determinate situazioni.
È una questione di scelte tecniche, ma anche di bravura del biker e lucidità mentale.
Come dotazione tecnica, infatti, i riders di Coppa del Mondo sono tutti allo stesso livello, quello che cambia è il modo di utilizzare e portare al limite il componente, che in questo caso è la gomma.
In una gara Xc si viaggia a tutta per un'ora e mezza, basta un leggero calo di attenzione per imboccare un tratto tecnico in modo più sporco: può capitare a Pidcock, a Schurter o a qualsiasi altro atleta.
La gomma più resistente, l'inserto o la pressione più alta possono perdonare qualche errore, forse due, ma nella totalità di una gara svolta in condizioni estreme, quello che premia è la sicurezza, l'abilità e la precisione di chi guida la Mtb.
“La potenza è nulla senza il controllo”: può sembrare una frase scontata, ma per certi versi è proprio così, anche quando parliamo di forature...
Qui sotto, qualche consiglio sulla scelta delle pressioni:
Poi qualche consiglio sulla scelta del disegno delle gomme da Xc:
Condividi con
Tags
Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.