Ecco a voi la Santa Cruz Nomad 6, ovvero l'evoluzione di un modello storico della casa californiana.
La Nomad si è sempre contraddistinta per la sua capacità di passare dalle gare di enduro al bike park con grande disinvoltura.
In Santa non hanno voluto stravolgere il suo carattere, ma renderla più performante e più moderna, prendendo spunto dalle modifiche fatte sulla Bronson e sulla Megatower.
La nuova Nomad ha già esordito alla Megavalanche insieme a Sam Dale, guardate qui:
Di seguito le novità principali...
MULLET DA 170 MM
La Santa Cruz Nomad 6 diventa Mullet: la ruota posteriore da 27.5”, già presente sul modello precedente, si abbina ad una 29” per rendere la bici più capace e stabile nel veloce e nel ripido.
Di conseguenza vengono riviste anche le geometrie, ne parliamo tra poco...
Il travel sul telaio rimane di 170 mm, con schema VPP come da tradizione.
CURVA DI COMPRESSIONE OTTIMIZZATA
La Santa Cruz Nomad 6 promette di trasmettere al biker maggiore sensibilità ed aderenza, ma anche maggiore sostegno lungo tutta l'escursione.
Per ottenere questo risultato è stato abbassato il valore di anti-squat, che ha ridotto il pedal kick-back sui grossi urti in velocità, migliorando allo stesso tempo la sensibilità complessiva della sospensione, così da mantenere una trazione ottimale in ogni situazione, in salita e in discesa.
Riducendo il rapporto di leva (leverage ratio), Santa Cruz è riuscita a migliorare la stabilità in funzione del peso del rider, lungo tutta l'escursione.
Infine, è stata ridotta la progressività della compressione, per ottenere una sospensione più lineare ed allo stesso tempo più controllata.
STESSO FEELING IN TUTTE LE TAGLIE
La lunghezza del carro e l'angolo del tubo sella sono adattati alle dimensioni del telaio (l'angolo diventa più ampio ed il rear-center cresce con l'aumentare delle taglie), in modo che ogni rider, indipendentemente dall'altezza, ottenga gli stessi benefici della geometria e goda della stessa maneggevolezza.
Riders più alti generano sollecitazioni maggiori su telai più grandi, per questo motivo è stata adattata la rigidità dei telai ad ogni taglia, per garantire a tutti la stessa qualità di guida.
Nello specifico, l'angolo di sterzo della Santa Cruz Nomad 6 varia dai 63,5 ai 63,8 gradi (in base alla posizione del flip chip), mentre quello del piantone varia dai 77 ai 77,9 gradi in base alla taglia e alla posizione del flip chip.
Il carro misura 439 mm sulla taglia S, per arrivare ai 450 mm sulla taglia XL.
Qui sotto le geometrie complete in tutte le taglie e nelle due configurazioni High e Low:
NUOVO “GLOVEBOX”
Sotto al portaborraccia è stato ricavato un vano porta oggetti, capace di ospitare il Tool Wallet e il Tube Purse, due accessori forniti con la bici che permettono di portare con se gli utensili necessari lasciando a casa lo zaino o il marsupio.
MODELLI E ALLESTIMENTI
La Santa Cruz Nomad 6 sarà disponibile in sei modelli, dei quali cinque con telaio di tipo C (meno pregiato) e uno con telaio CC (top di gamma).
Gli allestimenti sono per tutte le tasche, con gruppi Sram di diversi livelli e sospensioni FOX oppure RockShox.
Guardate qui:
Come avrete notato, su quattro dei sei modelli a disposizione si può scegliere se montare un ammortizzatore ad aria o a molla.
I prezzi ufficiali per l'Italia non sono ancora stati comunicati.
Per altre informazioni visitate il sito di Santa Cruz oppure quello del distributore Focus Italia Group.
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.