E se tornassero i telai in alluminio?

Simone Lanciotti
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Uno scenario con i telai in alluminio che tornano di moda è, al momento, difficile da immaginare.
Prima di tutto: perché dovrebbe succedere?
Secondo punto: quali vantaggi porterebbe una tubazione in alluminio rispetto a una in fibra di carbonio?
E soprattutto: su quale tipologia di bici questo materiale potrebbe avere ancora senso?
Andiamo con ordine…

telai in alluminio
Per i biker più... navigati un'immagine come questa ancora desta entusiasmo. Perché 30 anni fa un telaio in lega leggera era tanta roba... Sebbene la bici nella foto (una Yeti SB66) abbia solo una decina d'anni.

Perché i telai in alluminio?

In un momento storico in cui incertezza economica e ridimensionamento delle risorse sono i nuovi driver, il ricorso all’alluminio per la costruzione dei telai di una Mtb non è un’ipotesi tanto peregrina.

Il grande vantaggio di questo materiale è che la produzione dei telai potrebbe essere centralizzata e non più delocalizzata in Oriente.

Non sarebbe una conversione attuabile dall’oggi al domani, né sarebbe subito conveniente per l’industria della bici, ma è anche vero che alcuni marchi stanno valutando questa possibilità.
La fibra di carbonio ha proprietà meccaniche superiori rispetto alla lega e su questo non si discute, ma ha anche dei costi di produzione e un impatto ambientale (l’alluminio, ad esempio, è molto più riciclabile rispetto alla fibra di carbonio) non più in linea con gli standard attuali.
O del prossimo futuro.

telai in alluminio

Al momento c’è ancora un po’ di incertezza, ma il ritorno alla lega leggera potrebbe non essere per forza un passo indietro in termini di prestazioni, soprattutto per alcune tipologie di bici.
Ma quali bici?

Su quali tipologie di bici?

Per avere una tubazione in lega leggera che abbia la stessa rigidità di una tubazione di egual misura in fibra di carbonio, quella in lega pesa inevitabilmente di più.

Questo significa che le bici performance oriented (strada e Mtb) difficilmente torneranno ad avere un telaio in lega leggera.

Molte altre bici e in particolare le Mtb da trail, da enduro e soprattutto le e-Mtb potrebbero essere più facilmente e più convenientemente realizzate con telai in alluminio.
Senza avere una perdita così clamorosa di piacere di guida.

telai in alluminio
Attualmente le e-Mtb sono la tipologia di bici che più frequentemente hanno un telaio in lega leggera e ancora mantengono un certo appeal. Nella foto la Mondraker Crafty XR 2022.

Sia chiaro: le differenze fra l’allumino e la fibra di carbonio sono e restano evidenti quando siamo in sella.

L’alluminio è più brusco e meno propenso a mitigare le vibrazioni e le sollecitazioni del terreno.
Il carbonio, invece, riesce ad essere più permissivo e allo stesso tempo meno permissivo alle torsioni-sollecitazioni dove serve.

Ma è doveroso dire (come abbiamo sempre detto) che queste differenze diventano realmente e particolarmente evidenti quando si va molto forte e/o quando si cerca quel "marginal gain" per vincere una gara o migliorare un certo risultato. 

In ambito e-Mtb ed Mtb trail, però, gli scenari non sono così focalizzati sulle prestazioni assolute (o almeno non dovrebbero esserlo), per cui le differenze fra un telaio in alluminio e uno in carbonio non sarebbero così clamorose.
Non che manchino allestimenti di Mtb ed e-Mtb con telaio in lega, ma al momento sono visti e percepiti come scelte di ripiego.

Carbonio = migliore qualità = maggior appeal = prezzo più elevato.

Ma se l’alluminio venisse rivalutato per bene (utilizzando tecnologie produttive e costruttive che nel frattempo sono evolute rispetto a 10 anni fa) e acquistasse una nuova dignità l’equazione di sopra, che tutti oggi conosciamo molto bene, potrebbe avere un nuovo protagonista.

telai in alluminio
Un'immagine della produzione di un telaio Nicolai, un produttore tedesco specializzato nella lega leggera da decenni.

E dove sta il vantaggio?

Un telaio in alluminio deve avere un costo inferiore rispetto a quello in fibra di carbonio: è questo il grande vantaggio per chi deve acquistare (e per chi deve produrre).

Ed è questo il motivo che legittimerebbe un eventuale ritorno alla lega leggera per i telai.
In fin dei conti, per l’ambito e-Mtb, non sarebbe un cambiamento così impattante, giacché i pesi in ballo sono già di per sé elevati.

telai in alluminio
Il punto di partenza di un telaio in lega leggera: blocchi in alluminio da fondere e successivamente lavorare e plasmare.

Un paio di domande ancora…

Quanti di noi sarebbero interessati a un telaio in lega leggera se questo avesse un costo di acquisto inferiore e una sostenibilità ambientale migliore (ammesso che vi interessi davvero)?

E quanti sanno apprezzare davvero le differenze di comportamento fra un telaio in lega e uno in fibra?

In parte, diciamolo, abbiamo acquistato e-Mtb, trail bike e Mtb in generale in fibra di carbonio perché sono percepite come "di qualità migliore".
Quante volte, invece, per una nostra reale convinzione-necessità?

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La Orbea Rise H è una delle e-Mtb in lega leggera più popolari. Qui il nostro video test

Se i paradigmi mondiali nei confronti della gestione delle risorse (naturali, economiche, energetiche e via dicendo) stanno davvero cambiando e se l’incertezza economica dovesse permanere (anche se per alcuni è soltanto una speculazione temporanea), l’alluminio potrebbe tornare a essere un materiale interessante per la costruzione dei telai per Mtb.

Acquisendo una nuova dignità nei confronti della fibra di carbonio, ma senza perdere il ruolo subalterno rispetto ad essa.
Chi vivrà, vedrà.

Fateci sapere cosa ne pensate a riguardo scrivendolo nei commenti in basso.

Qui tutti i nostri articoli, approfondimenti e video sulle Mtb in lega leggera

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

Commenti su: E se tornassero i telai in alluminio?
  1. Mi permetto di inserire un po’ di variabili trascurate nel discorso alluminio/carbonio: punto uno impossibile paragonare un alluminio serie 6000 con uno serie 7000, sono praticamente due materiali con due risposte alle sollecitazioni completamente differenti, per non parlare che all’interno della serie 6000 ci sono numerose varianti di alluminio così come ne comprende tante la serie 7000! Parliamo ora di eventuale riparazione: alluminio con una saldatura addirittura aumenta la rigidità e la resistenza in quel punto! Ma il carbonio? Difficile che risponda con un miglioramento dopo la riparazione..dal punto di vista del conto energia e della disponibilità dei materiali il carbonio é tanto presente in natura, per contro le resine dedicate alla lavorazione degli strati hanno le loro controindicazioni, ma fondere le leghe di alluminio non é certo un gioco…
    Concludo con una opinione personale: adoro l’alluminio serie 7000 di un artigiano italiano bravissimo nel fare mtb da enduro trail, ma anche il carbonio che mi fa divertire con una Emtb di 19 kg!!

    1. Ciao Antonio, certamente la variabile serie 6000, serie 7000 o un mix di esse è da considerare e ha un peso significativo sul risultato finale, ma in questo (primo) articolo non l'abbiamo considerata volutamente.
      Grazie della puntualizzazione sulla riparabilità dell'alluminio.

  2. Mentre non tornerei assolutamente all'alluminio sulla bdc, non ho nessuna remora verso questo nella mtb. Dopo molte bici in entrambi i materiali, non dimenticando la mia antica scapin in acciaio, ho ora una trail in carbonio (transition smuggler) e una enduro in alluminio (mde damper).

    1. Scusate ho fatto invio al momento sbagliato. Non mi sono fatto grossi problemi quando ho avuto la possibilità di ordinare una bici su misura da un pregevole artigiano, sostituendo la mia intense 27.5 con una 29 dal materiale "meno nobile". Anzi, della mde ho sempre apprezzato la grande sensazione di rigida precisione del telaio. Quello che cambia è il maggiore assorbimento delle vibrazioni di un telaio in fibra, ma con le sospensioni la storia non cambia tanto. Inoltre, se bisogna costruire un telaio in carbonio robusto, la differenza in peso si riduce. Posso pensare che su bici leggere (cross country, front) ci possa essere la differenza. E penso che per ottenere una front dal retrotreno non assassino il carbonio permetta margini di studio ben maggiori. Ma, a 62 anni e dopo innumerevoli bici, sono arrivato a scegliere proprio l'alluminio per farmi cucire la bici dei sogni. E lo stesso il mio abituale compagno di uscite, con la sua ancillotti scarab. Entrambi amiamo i sentieri ripidi e scassati, e non abbiamo risparmiato neanche sulle sospensioni, tutte a molla, ma dopo numerosi cambi! Così siamo anche molto italianofili, con Formula a condire il tutto!

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