VIDEO TEST - ProImpact by Andreani: un po' aria, un po' molla...

Stefano Chiri
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Il ProImpact by Andreani è nato per permettere a chiunque di effettuare con facilità il tuning delle forcelle per mountain bike presenti sul mercato con diametro stelo da 32 a 36 mm, ottimizzandone il funzionamento in base al terreno e allo stile di guida.
Questo kit permette di modificare la curva di progressione e le velocità di smorzamento della forcella.
Gli elementi elastici vanno inseriti all’interno della camera positiva (su forcelle ad aria) oppure all’interno della molla (su forcelle a molla) ed è importante cospargerli con un grasso specifico che permetta una buona lubrificazione del sistema.
La consistenza data dai polimeri permette di usare una pressione di esercizio inferiore della camera positiva della forcella standard (su forcelle ad aria) oppure di usare una molla con una costante elastica inferiore (su forcelle a molla), pur mantenendo le stesse forze a livello statico.

ProImpact





La caratteristica principale del ProImpact è la riduzione dinamica del volume della camera d’aria della forcella, in base al cambiamento di pressione che si genera durante il funzionamento.
Questo permette di avere uno smorzamento che limita le vibrazioni al manubrio mantenendo il corretto assetto della bici. Lo scopo è migliorare il comfort di guida e fare in modo che lo pneumatico rimanga a contatto con il terreno, aumentando aderenza e guidabilità.

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ProImpact

Finora abbiamo elencato le caratteristiche di questo sistema, che abbiamo testato per diverse settimane su diverse forcelle e in diverse situazioni (Xc/Trail/Enduro).
Le nostre sensazioni sono state un po' diverse, ma rispetto al funzionamento di alcune forcelle di serie, c’è stato un effettivo miglioramento delle prestazioni...
Per capire meglio di cosa parliamo, date un’occhiata al video qui sotto:

Riassumiamo le caratteristiche e le sensazioni principali, facendo una premessa: il ProImpact è un accessorio molto particolare, dedicato ai riders più esigenti e proprio per questo abbiamo preferito concentrarci sulle sensazioni e sui consigli di montaggio, senza assegnare voti, né realizzare una scheda tecnica come negli altri test...

Le sensazioni
Su un componente così particolare, la sensazione è sempre molto soggettiva. Il ProImpact può piacere alla maggior parte ma non a tutti, però a seconda della composizione di polimeri che andiamo a formare, possiamo avere una forcella più o meno sostenuta.

Pro Impact

L’impatto iniziale è strano, perché a livello statico sembra di avere una sospensione più dura, meno sensibile, eppure in movimento la situazione cambia.
Utilizzando una pressione inferiore rispetto a quella abituale, nella prima fase del travel risulta smorzare bene le asperità senza avere un eccessivo affondamento, che farebbe pensare ad una forcella sgonfia e con un sag eccessivo.

ProImpact

E’ proprio il sostegno a metà corsa l’elemento che più caratterizza a nostro avviso l’inserimento del ProImpact.
A metà corsa c’è più sostegno, questo permette di mantenere la forcella più alta e con maggiore escursione disponibile, donando a chi guida maggior confidenza e margine di errore quando si va a forzare il ritmo.
Questa sensazione è ben evidente soprattutto su forcelle dove l’idraulica non è particolarmente raffinata o la taratura è tendenzialmente morbida.

Pro Impact

La possibilità di comporre il ProImpact con polimeri diversa densità è un valore aggiunto per aggiustare la “taratura” a seconda delle proprie esigenze di comfort e stile di guida.

In conclusione…
Il ProImpact è un’ottima soluzione se si vuole avere una diversa curva di compressione, che si inserisce tra il comportamento dell’aria e quello di una molla.
Offrendo maggior sostegno a metà corsa, rende la curva più lineare per poi essere progressiva sul fondo corsa.
Una cosa è certa: dona qualcosa in più rispetto alla forcella originale e costa soli 40€, che sarebbero molti di più se si volesse optare per una taratura idraulica vera e propria.
Inoltre, il ProImpact ha un ampio margine di personalizzazione e anche noi, che ci stiamo trovando abbastanza bene, stiamo ancora cercando di capire fino a che punto ci si può spingere con la personalizzazione per avere il massimo feeling di guida.

Per informazioni AndreaniGroup.com



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Sull'autore
Stefano Chiri

Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding

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