VIDEO TEST - Trek Slash 29 2018: riferimento assoluto

Simone Lanciotti
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La Trek Slash 29 2018 amplifica le potenzialità già enormi della versione 2017, quella che avevamo testato lo scorso anno e che ci aveva stupito per le sue prestazioni e la sua “giocosità” in discesa.
Se la Specialized Enduro 29 è stata la bici che ha introdotto le “wagon wheels” nel mondo enduro, la Trek Slash 29 è stata la bici che le ha rilanciate e le ha definitivamente consacrate.

trek slash 29 2018

Le ragioni sono molteplici, ma su tutte spiccano la costruzione del telaio e la sua solidità (pur con “solo” 150 mm di escursione), la geometria (con un angolo di sterzo di 65,5° con forcella da 160 mm), le caratteristiche della sospensione posteriore (non più di tipo Full Floater) e l’ammortizzatore RockShox Deluxe Rt3 Re:Aktiv con tecnologia Thru Shaft, ossia un nuovo ritrovato tecnico creato da Trek in collaborazione con Penske per spingere ancora oltre le prestazioni degli ammortizzatori ad aria.
E non sono solo belle parole…
Del sistema Thru Shaft ne abbiamo parlato la prima volta in occasione del suo lancio ufficiale (luglio 2017) e in questo video Cam Mc Caul vi mostra di cosa si tratta:

I pregi di questo sistema sono principalmente:
- maggiore sensibilità alle sollecitazioni ravvicinate
- migliore gestione del surriscaldamento
- maggiore costanza di funzionamento in discesa
- migliore controllo e confidenza di guida

Vi diciamo subito che è inutile provare a “sentire” questi benefici staticamente, cioè facendo affondare l’ammortizzatore con il proprio corpo, perché i benefici del sistema Thru Shaft diventano evidenti solo in azione.

Trek RE:aktiv Thru Shaft

E basta passare con le ruote su una serie di ostacoli di piccola entità per accorgersene.
Si tratta di una novità che non fa altro che amplificare le prestazioni già elevate della Slash 29 2017 e bastano pochi metri per averne un’evidenza.
Se poi mettiamo le ruote su un single track in discesa…

Il test che state per leggere si riferisce a una Trek Slash 29 2018 allestita partendo dal solo telaio, interamente realizzato in fibra di carbonio.

1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria: 9,5
E’ la medesima della versione 2017, con gli stessi pro e gli stessi contro.
L’angolo di sterzo da 65,5° con l’impostazione Low del MinoLink (ossia il dispositivo che permette di modificare la geometria sul leveraggio della sospensione posteriore), l’interasse di 121,9 cm (in taglia 19,5”), il tubo piantone con un’angolazione effettiva di 74,1°, l’altezza del movimento centrale di 34,5 cm e il carro da 43,9 cm (rilevati) rappresentano un quadro decisamente orientato alla discesa e alla guida aggressiva.
Va detto però che, sebbene il piantone abbia un’angolazione di 74,1°, il reggisella è comunque molto inclinato all’indietro e questo aumenta in modo consistente la distanza sella-manubrio al crescere dell’altezza della sella.

trek slash 29 2018

I biker di statura maggiore dovranno fare i conti con questo dettaglio che, specie in salita, può portare la ruota anteriore ad alleggerirsi.
E’ cruciale, quindi, indovinare la taglia del telaio e a tale proposito Trek ha pubblicato questa guida che suggerisce (sottolineiamo suggerisce) la taglia a seconda della propria statura (cliccate per ingrandire):

trek slash 29 2018

Nel complesso, quindi, la Trek Slash 29 2018 è sempre una bici da enduro per palati sopraffini e per grandi velocità.

trek slash 29 2018

- Assetto in sella: 10
Sono alto 180 cm e ho un’altezza di sella di 74 cm e la taglia 19,5” con attacco manubrio Bontrager Line Pro da 50 mm (fornito di serie con il telaio insieme alla serie sterzo) e manubrio da 78 cm con rise di 20 mm mi sono trovato perfettamente bilanciato in discesa, ma anche in salita.
Una sensazione che di rado mi è capitato di provare in sella.
Si avverte l’angolo di sterzo molto aperto e si avverte anche l’interasse di 121,9 cm, ma di questo ne parlerò più avanti.
La posizione in sella, quindi, è ben pensata, sia per la discesa (soprattutto), sia per la salita.

trek slash 29 2018

- Cura costruttiva: 10
Siamo a livelli molto alti.
Il passaggio interno dei cavi è ben fatto e facile da gestire e i cavi, quando sono a vista, passano in modo pulito intorno al telaio. Non ci sono criticità.
Le protezioni in gomma sono ben posizionate e ben costruite, tanto sul batticatena quanto sul tubo obliquo, anche se la protezione sotto al tubo obliquo potrebbe essere un po’ più larga per proteggere meglio il telaio.

trek slash 29 2018

trek slash 29 2018

Questa bici è stata allestita con una gomma posteriore Maxxis Aggressor da 2,3” che lascia circa un centimetro di spazio in altezza e in larghezza per la gomma.
Se il fango non è troppo pesante non si ha alcun problema.

trek slash 29 2018

La Trek Slash 29 2018, al pari della versione 2017, ha un attacco Iscg05 per guidacatena e un attacco per il portaborraccia sul tubo obliquo.
Non è prevista la compatibilità per il deragliatore, ma ormai in ambito enduro è praticamente scomparso.
Non entusiasma il perno passante posteriore la cui levetta ha un ingombro laterale piuttosto evidente (foto in basso).
Avrei preferito un asse di tipo bolt-on, cioè da avvitare tramite una chiave esagonale, in modo da evitare sporgenze in quella parte della bici comunque soggetta ad impatti in caso di caduta.

trek slash 29 2018

- Tuning ammortizzatore: 9,5
L’ammortizzatore RockShox Deluxe Rt3 Thru Shaft ha un tuning tendenzialmente lineare.
Non mi sarebbe dispiaciuto un maggiore supporto a metà corsa, ma è possibile ottenerlo aggiungendo dei token nell’ammortizzatore.
Che, per inciso, sono i medesimi che si utilizzano sui nuovi ammortizzatori Deluxe e SuperDeluxe.

trek slash 29 2018

Il fondo corsa è comunque difficile da raggiungere, pur con un Sag del 35%.
Ho notato che l’ammortizzatore ha un funzionamento che tende a migliorare nel corso delle prime 2-3 uscite, dopo le quali le prestazioni migliorano e diventano più costanti.
La parte idraulica, invece, ha un tuning davvero ben fatto.
Le tre posizioni in compressione sono ben distinguibili e avvertibili in sella.
La posizione Lock permette di pedalare molto bene in salita e solo alzandosi sui pedali si avverte l’affondamento dell’ammortizzatore.

trek slash 29 2018

Il range di regolazioni del rebound, però, non è molto vasto.
Nel mio caso non ho avuto problemi perché per avere un Sag al 35% ho portato la pressione a 195 Psi e ho chiuso di un solo click il rebound.
Chi ha un peso minore (io sono a 86 Kg) potrebbe trovare l’ammortizzatore troppo frenato in ritorno.
Se non fosse per questo dettaglio la taratura dell’ammortizzatore meriterebbe un 10.

- Posizionamento ammortizzatore: 9
La levetta della compressione è abbastanza facile da raggiungere stando in sella. In quella posizione lì il RockShox Deluxe Rt3 è ben protetto dagli schizzi della ruota posteriore.

trek slash 29 2018

trek slash 29 2018

La serie sterzo della Trek Slash 29 è dotata del Knock Block ossia di un dispositivo che ne limita la rotazione onde evitare che la testa della forcella vada a sbattere contro il tubo obliquo (di forma rettilinea) in caso di caduta.

- Peso telaio e/o bici: 8,5
La bici ha un allestimento di livello alto e solo la trasmissione Sram Gx Eagle “abbassa” il livello medio e soprattutto diminuisce la leggerezza. Sto conducendo un test di durata della trasmissione e ho ritenuto opportuno utilizzarla su questo telaio.

trek slash 29 2018

trek slash 29 2018

trek slash 29 2018

trek slash 29 2018

Le ruote Bontrager Line Pro 30 hanno il cerchio in fibra di carbonio, i freni sono gli Sram Code Rsc, il reggisella è un Fox Transfer Factory, la forcella è una RockShox Lyrik Rct3 da 160 mm e le gomme sono Maxxis Aggressor Exo Tr da 2,3” e Minion Dhf 3C MaxxTerra Exo Tr da 2,5 WT.
Il peso complessivo, pedali Time Atac Mx8 inclusi, è di 13,72 Kg.
Il solo telaio, sempre in taglia 19,5”, ha un peso rilevato di 2,92 Kg.

- Prezzo telaio e/o bici: 7,5
Parliamo del solo telaio e il prezzo al pubblico è di 3799€
E’ un prezzo elevato, ma il frameset ha il carro interamente in carbonio e un ammortizzatore con ritrovati tecnici di primo piano.
La Trek Slash 29 2018 si confronta direttamente con le rivali più accreditate.

- Garanzia sul telaio: 7
La garanzia è di 3 anni su telaio ed elementi del carro.

Voto finale (da 1 a 10): 8,87

trek slash 29 2018

2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Efficienza sospensione posteriore in salita: 9,5
Il tuning in modalità Lock e Pedal è ben sostenuto e permette di affrontare anche salite molto lunghe. La pedalata è ben supportata e questo aumenta la versatilità della Slash 29 anche per utilizzi non enduro.

- Impressioni di guida in salita:9
La posizione in sella va studiata con cura, lavorando bene sull’arretramento e sull’inclinazione della sella.
La forte inclinazione della parte terminale del tubo piantone porta la sella ad allontanarsi dal manubrio, ma le sensazioni in sella quando si sale sono comunque positive.
E’ una bici impegnativa da condurre nello stretto e sul ripido (serve tecnica di guida, c’è poco da fare), ma il grip che permettono le gomme Maxxis, il diametro 29” e la sospensione Trek aiuta non poco.
La corona anteriore da 32 denti in abbinamento al pignone da 50 denti consente una demoltiplicazione adeguata per una grande varietà di situazioni.
Gambe permettendo…
Il funzionamento del cambio Sram Gx Eagle convince solo dopo aver dedicato un po’ di tempo alla sua taratura.

Voto finale (da 1 a 10): 9,25

trek slash 29 2018

3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Efficienza sospensione posteriore in discesa: 10
Un riferimento assoluto.
Un mix di sensazioni incredibili: la fluidità di un ammortizzatore a molla e la progressività a fine corsa di uno ad aria; il comfort di una ruota 650b Plus e il grip di una ruota da 29”; la sensibilità di una sospensione a molla ai piccoli e medi impatti con la facilità di taratura di un ammortizzatore ad aria.
Il test, come detto nel video, è stato condotto in condizioni meteo invernali, per cui il fattore surriscaldamento ha influito meno, ma la costanza delle prestazioni mi ha entusiasmato e mi ha fatto dimenticare di avere un ammortizzatore ad aria.

- Efficienza in frenata: 10
Anche qui la sospensione Trek con Abp è un riferimento assoluto.
Si può frenare in modo deciso e la ruota posteriore rimane comunque attiva e senza dare reazioni brusche.

trek slash 29 2018

- Impressioni di guida in discesa: 10
E’ una bici pensata per andare veloce e preparatevi a rivedere i vostri riferimenti di velocità in discesa.
Si va più veloci e lo si fa con minore sforzo.
Le ruote da 29” sono un aiuto formidabile, specie con una geometria così aggressiva, per cui gli ostacoli spariscono sotto le ruote.
Il triangolo anteriore è molto rigido e preciso ed eleva gli standard di rigidità torsionale di un telaio da enduro.
Le dimensioni extra del tubo obliquo, del resto, danno una chiara idea di quale livello si sia raggiunto con la Trek Slash 29 2018.
L’ammortizzatore Thru Shaft digerisce di tutto e sentirlo lavorare (andate al 2:30 del video di sopra…) è un vero piacere se siete maniaci della tecnica e della velocità.
Sono certo che farà parlare di sé a lungo.
Non mancano le note dolenti, però: un interasse così corposo non aiuta di certo in curva.
Serve una discreta perizia nel far girare questa bici, ma il consiglio più valido è sempre lo stesso: lasciatela scorrere.
Se non avete l’abitudine a usare una 29er o a guidare una bici con una geometria così aggressiva sappiate che le prime curve strette non saranno una passeggiata…

Voto finale (da 1 a 10): 10

trek slash 29 2018

4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Efficienza sospensione posteriore nel pedalato: 9
La taratura dell’ammortizzatore RockShox Deluxe Rt3 Thru Shaft è molto valida e permette di mantenere una buona velocità in uscita di curva.
Il supporto è ottimale.
Impostando la compressione su Pedal, ossia la modalità intermedia, la Slash 29 sale in maniera molto efficace in off-road.

- Impressioni di guida sul pedalata: 10
Il grip che permette è elevatissimo ed è in salita che si scopre un’insospettabile polivalenza di questa bici.
Enduro sì, ma volendo è un mezzo che si presta anche per escursioni impegnative in montagna.
In generale la taratura dell’ammortizzatore Thru Shaft consente di pedalare molto bene sia su sterrato che su asfalto e allo stesso tempo, in percorrenza e in uscita di curva, quando si “schiaccia” l’ammortizzatore si ha il supporto che ci si attenderebbe.

Voto finale (da 1 a 10): 9,5

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,40

trek slash 29 2018

In conclusione…
Se volete rivedere i vostri limiti di velocità in discesa allora salite a bordo di una Trek Slash 29 2018.
Vi stupirà il modo in cui riuscirete ad essere più veloci senza grande sforzo, ma preparatevi ad anticipare il momento della frenata prima di una curva.
Le reazioni della bici non sono immediate sebbene le ruote Bontrager con cerchi in carbonio aiutino molto la maneggevolezza.
Serve un diverso approccio mentale e fisico, perché questa bici se è vero che è tanto più veloce sul dritto (cioè quando si possono mollare i freni), in curva va guidata, come tutte le 29er.
Una volta compreso il come (ed è questione di un minimo di tecnica di guida e di un minimo di apprendistato), poi potreste non volere guidare altre bici per molto molto tempo.
Se la Specialized Enduro 29 ha fatto capire che le ruotone potevano avere una chance anche in ambito enduro, la Trek Slash 29 2018 dice che ora le 29er possono diventare le bici più veloci in assoluto.
Ed è un cambiamento epocale.
Se decidete di partire dal solo telaio vi suggerisco di puntare su forcella, ruote, gomme e freni per avere un livello di prestazioni subito molto elevato restando su costi accessibili (o quasi).
Il resto dei componenti può aiutarvi a contenere il peso, ma non deve per forza essere di altissimo livello sin da subito.
Complimenti a Trek per essere riuscita a migliorare una bici di per sé già molto convincente.

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Per informazioni TrekBikes.com



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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