La Lapierre Spicy è una bici da enduro con tanta escursione, geometrie “compatte” e un carattere per niente scontato.
Nata nel 2019 è ancora oggi una bici vincente, in campo nazionale ed internazionale.
Qual è il segreto della sua longeva carriera? Lo scopriamo in un test di lunga durata nel quale non sono mancati piccoli inconvenienti.
Prima però date un’occhiata alla nostra video recensione ⬇️
1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria
Osservando le geometrie della Lapierre Spicy capiamo di essere di fronte ad una bici compatta, ovvero più corta se confrontata con modelli dello stesso segmento.
Una Mtb quindi equilibrata, agile, che non segue le ultimissime tendenze che vogliono bici sempre più lunghe, aperte e basse.
Scendiamo nei dettagli geometrici per interpretare al meglio la Lapierre Spicy.
Iniziamo dagli angoli, prima quello di sterzo e poi quello piantone, che rispettivamente misurano 65° e 74,5°.
Se lo sterzo ha un’inclinazione perfetta per una bici che vuole essere stabile ma anche agile, il tubo piantone è piuttosto reclinato e questo si ripercuote sulla posizione in sella (ne parliamo nel paragrafo successivo).
Il reach, nella taglia M da noi provata misura 440 mm, un valore contenuto se pensiamo che alcune concorrenti misurano fino a 30 mm in più.
Il carro è lungo 433 mm e crea un buon equilibrio tra triangolo anteriore e carro stesso.
L’altezza del tubo piantone (430 mm) e il reggisella con soli 130 mm di escursione non permettono di abbassare la sella adeguatamente, almeno per me che sono alto 168 cm e pedalo con un’altezza sella di 69 cm.
Da segnalare la possibilità di trasformare la Lapierre Spicy in una mullet bike tramite l’inversione di un Flip chip situato appena sopra al movimento centrale.
Per approfondire l’argomento geometrie vi lasciamo qui sotto lo schema completo ⬇️
- Assetto in sella
Vista l’inclinazione del tubo piantone e dopo aver effettuato alcune pedalate di prova ho deciso di spostare la sella in avanti per compensare una posizione in sella forse troppo arretrata.
Fatta questa operazione ho raggiunto un buon posizionamento, ben bilanciato tra ruota anteriore e posteriore.
Una volta in discesa, quindi quando si è in piedi sui pedali la sensazione è quella di essere ben accolti all’interno del telaio, una sensazione amplificata dalla sospensione posteriore a molla che contribuisce ad abbassare il baricentro della bici avendo una prima parte di corsa molto sensibile.
- Cura costruttiva
La Lapierre Spicy è una bici esteticamente elegante (soprattutto in questa colorazione viola scuro), ben rifinita e con dettagli di pregio.
Il passaggio dei cavi è ben studiato e con ingressi rifiniti (guarda foto dell’ingresso dei cavi nella zona sterzo).
Le protezioni contro fango, detriti e scuotimento della catena ci sono e anche ben fatte.
Sotto alla gomma messa a protezione del movimento centrale si nasconde un vano porta oggetti, comodo per riporre camera d’aria e leve caccia gomme.
Doveroso per noi segnalare un piccolo inconveniente capitato durante il nostro test, vediamo quale.
Durante le nostre prime discese abbiamo riscontrato un allentamento delle viti del carro, quelle poste vicino al perno della ruota.
Segnalato il problema a ACCELL ITALIA (distributore italiano del marchio Lapierre) e quindi sotto loro indicazione abbiamo rimosso le viti, le abbiamo pulite e cosparse di frena filetti.
Il problema non si è più ripresentato!
- Tuning ammortizzatore
L’ammortizzatore montato sul modello 6.9 affidatoci in test è il Fox DHX Performance 2 (205 x 62,5) con molla da 400 lb.
Possibile regolare il precario della molla, il rebound e la compressione, ma solo su due posizioni: open e firm.
La prima parte di corsa è caratterizzata da una grande sensibilità che aiuta ad avere feeling con il posteriore.
Se le compressioni o impatti diventano di grande entità niente paura! Lo schema sospensivo della Lapierre Spicy, con la sua concreta progressività svolge un buon lavoro.
- Posizionamento ammortizzatore
L’ammortizzatore è posizionato in modo obliquo e attraversa il tubo piantone, una soluzione che interrompe la continuità dello stesso e di conseguenza Limita l’inserimento del reggisella (pedalo con un’altezza sella di 69 cm, misura che coincide con l’altezza minima raggiungibile, ovvero non potrete avere una altezza sella inferiore ad essa sulla taglia M).
Sull’obliquo troviamo spazio per l’alloggiamento di una borraccia da 500 ml.
- Peso telaio e/o bici
Il peso della Lapierre Spicy 6.9 è di 15,7 Kg (pedali esclusi e con camera d’aria).
Un peso non banale, giustificato da una componentistica non certo votata alla leggerezza.
- Prezzo telaio e/o bici
La Lapierre Spicy 6.9 ha un prezzo di 4.599,00 €.
Non parliamo mai di pochi spiccioli ma la cifra chiesta è corretta ed allineata alla qualità della bici.
- Garanzia sul telaio
Il telaio della Lapierre Spicy 6.9 è garantito 5 anni per difetti strutturali e un anno per quanto riguarda la verniciatura.
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
È evidente, la Lapierre Spicy non è una Mtb pensata per la salita, eppure, nonostante un peso non trascurabile, la sospensione posteriore a molla e copertoni non certo scorrevoli, la Spicy riesce a salire con una certa facilità.
Il tubo sella reclinato e l’anteriore piuttosto alto non invogliano certo ad aggredire le salite più ripide, dove la ruota anteriore tende a sollevarsi da terra.
Meglio prendersela con comodo e salire ad un passo regolare, proprio come la Spicy invoglia a fare!
La sospensione posteriore non è mai troppo cedevole e offre un buon supporto anche se lasciata in posizione open.
Se invece il fondo è regolare meglio chiudere la sospensione ed approfittare dell’ottima stabilità offerta dal Fox DHX Performance 2.
Riassumendo possiamo affermare che la Lapierre Spicy non è una Mtb ideata per grandi scalate, ma sa difendersi piuttosto bene, a patto che le pendenze non siano eccessive.
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
La Lapierre Spicy è una bici da enduro che va in contro tendenza.
Mentre le concorrenti sono sempre più lunghe, basse ed aperte, la Spicy rimane più compatta, quindi agile e meno impegnativa da condurre al limite.
Caratteristiche che la rendono godibile soprattutto su sentieri stretti, tortuosi, ricchi di passaggi tecnici.
In park si lascia guidare, fa divertire, ma non è il suo ambiente naturale.
L’anteriore, grazie anche all’adozione di una forcella con steli da 38 mm (Fox 38 Float Performance) è stabile e non restituisce incertezze.
Un poco alto da terra per i miei gusti, ma sono riuscito a compensare giocando con gli spessori dell’attacco manubrio.
Il posteriore, grazie anche alla sospensione di tipo a molla filtra a dovere le piccole e le grandi asperità, restituendo una sensazione di totale controllo del mezzo.
La sella, o meglio la sua altezza crea intralcio nella guida, rimane davvero troppo alta!
Un particolare del quale chi è più alto di me (168 cm) potrebbe anche non accorgersi.
Concludendo possiamo dire che la Lapierre Spicy è una bici agile, divertente nello stretto ed invoglia ad aggredire i sentieri più wild.
Il park non è sicuramente il suo ambiente prediletto (se confrontata con modelli della concorrenza) ma riuscirà ugualmente ad accompagnarvi in sicurezza all’interno di essi, noi stessi abbiamo svolto buona parte del test proprio in bike park.
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
Il peso non aiuta la Lapierre Spicy ad eccellere in questo frangente.
Il telaio è pronto e reattivo ma viene in parte “spento” da una componentistica un filo troppo pesante.
Si potrebbe pensare a qualche piccolo intervento migliorativo, ma viste le prestazioni comunque buone non ne vediamo la ragione.
In conclusione…
La Lapierre Spicy è una Mtb da enduro con geometrie non proprio di ultimissima generazione, ma è proprio questo dettaglio a renderla “unica”.
Più agile, divertente e quindi giocosa rispetto a tanti modelli della concorrenza.
Il prezzo della versione 6.9 è allettante e secondo noi rappresenta un ottimo mezzo per accedere al mondo enduro.
Per maggiori informazioni consultate il sito: https://www.lapierrebikes.com/it-it/v/mountain-bike-enduro/
Se invece desiderate una full ma da xc date un'occhiata al test della XR 9.9 ⬇️
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale