Come l'altezza del manubrio ti cambia l'ingresso in curva

Daniele Foresi
|

Alessandro
via e-mail

Salve, quest'estate ho cambiato la pipa e sono passato dai 6 cm di serie a 4 cm e fino a quando giravo in park non ho avuto alcun problema di guida, probabilmente perché avevo sempre l'appoggio in curva, ma adesso che sono tornato a fare i miei giri in montagna mi rendo conto che non riesco ad entrare forte in curva. Se forzo l'ingresso l'anteriore tende a mollare, ho la
sensazione come se fosse troppo leggero (l'anteriore). Secondo me dovrei abbassare un po' lo sterzo, ma di quanto?

Risposta di Daniele Foresi
Le informazioni che ci dai purtroppo non sono sufficienti per capire quale sia il problema e darti una risposta mirata. Perciò cerchiamo di affrontare tutte le possibili situazioni e trovare una soluzione a quello che ci chiedi.

Studia bene la posizione del corpo in curva
Innanzitutto non ci hai detto la tipologia di bici che utilizzi, ma prendendo come indizio l'attacco manubrio da 6 cm e l'utilizzo bikepark di cui parli, possiamo immaginare che sia una bici da 26"/29" con 130-160 mm di escursione. In questo caso la scelta di accorciare l'attacco manubrio è una soluzione molto valida per aumentare le doti discesistiche del mezzo, ma non bisogna scordarsi che le impostazioni di guida andranno aggiornate anch'esse. Con un attacco manubrio corto è normale che la posizione in sella diventi più arretrata e per ovviare a ciò bisogna caricare in maniera più convinta l'anteriore, spostando il peso del corpo in avanti (ma non troppo per non rischiare di chiudere lo sterzo e cappottarsi). Il motivo per il quale senti l'anteriore scivolare via potrebbe essere dovuto al fatto che essendo abituato agli appoggi, ora che non ne hai più le pecche tecniche dell'impostazione in curva si fanno sentire. L'attacco manubrio corto dovrebbe esaltare la stabilità e il bilanciamento dei pesi in curva, non inibirli, cosa che invece può succedere con un attacco lungo. Ti invitiamo perciò a rallentare un po’ il passo, entrare meno forte in curva pensando più al posizionamento del corpo che alla velocità di esecuzione del gesto.

Il rise del manubrio, ossia la curvatura verso l'alto del manubrio.

Il rise del manubrio, ossia la curvatura verso l'alto del manubrio.

Scegliere il rise giusto
Se la posizione non è il tuo problema, la causa dell'alleggerimento potrebbe essere un rise eccessivo del manubrio. L'altezza manubrio incide non poco sul posizionamento dei pesi durante l'utilizzo, un rise basso facilita la stabilità e l'ingresso in curva in quanto si avrà una posizione del corpo più caricata in avanti. Oltre all'altezza ti invitiamo a tenere conto anche della larghezza del manubrio per aumentare la leva in curva. Non è raro vedere manubri da 750-780 mm su bici da enduro. Per le discipline gravity oriented consigliamo rise bassi che vanno tra i 12 e i 18 mm, esistono anche manubri con rise 0, ma consigliamo l'acquisto solo a rider che sanno a cosa vanno incontro, in quanto il cambiamento che si avverte in sella è molto netto e richiede una guida molto aggressiva per essere sfruttato al meglio. Avendo accorciato lo stem e lasciato il rise intatto potresti trovarti arretrato ma in posizione troppo alta per caricare in maniera corretta l'anteriore. In questo caso ti consigliamo, se ne hai l'occasione, di provare un manubrio con rise più basso prima dell'acquisto e vedere le sensazioni che ti dà.

Quanti spessori mettere sotto l'attacco manubrio (nella foto sono due)? Ogni volta che fate una modifica all'assetto procedete sempre per piccoli passi in modo da studiare bene le differenze.

Quanti spessori mettere sotto l'attacco manubrio (nella foto sono due)? Ogni volta che fate una modifica all'assetto procedete sempre per piccoli passi in modo da studiare bene le differenze.

L’altezza dell’attacco manubrio
Infine, come dici tu, un modo per caricare di più l'anteriore può essere quello di togliere qualche spessore dal cannotto della forcella e abbassare l'attacco manubrio, in questo caso ti consigliamo di andare per gradi, non abbassarlo subito al minimo, ma procedi di uno spessore alla volta in modo da avere cambiamenti percettibili ma mai drastici. Il feeling col mezzo va ricercato con piccoli passi, stravolgere l'assetto del mezzo il più delle volte porta solo problemi.

Se le informazioni qui riportate non ti bastano ti invitiamo a darci informazioni più dettagliate sulla tua bici e sull'utilizzo che ne vuoi fare scrivendole in basso nei commenti Facebook.



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