Giacca invernale: ecco un vademecum per scegliere quella giusta

Simone Lanciotti
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Davide
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Ciao, sto valutando l'acquisto di una giacca invernale per andare in Mtb.
Pratico all mountain e cerco una giacca che mi consenta di utilizzare solo quella. Mi spiego meglio: sono stanco del continuo metti/togli sull'alternare di salita e discesa.
Vorrei qualcosa di molto traspirante in salita ma che non mi faccia sentire il freddo in discesa considerando che dove abito io la temperatura in inverno è spesso vicina allo zero (anche più bassa al salire dell'altitudine)‎.
Vi ringrazio anticipatamente e vi faccio i miei più sinceri complimenti per il lavoro che fate!

Risponde Simone Lanciotti
Le proposte sul mercato sono davvero tante, ma per capirci davvero qualcosa conviene partire da una macro distinzione delle giacche per Mtb:

1 - Giacche o gilet antivento e antipioggia

2- Giacche antivento con membrana traspirante

3 - Giacche antivento termiche con membrana traspirante

Queste tre categorie sono pensate per condizioni meteo molto diverse fra loro e possiamo dire che la prima categoria è la più versatile e utilizzata (sia d’inverno che d’estate) tanto in Mtb quanto sulla bici da strada.
La seconda tipologia sono le giacche da mezza stagione, quando comincia a fare un po’ più caldo-freddo e ci si trova durante l’uscita in situazioni di temperatura variabile.
La terza è la giacca invernale e per capire come scegliere quella giusta (non sono affatto tutte uguali) occorre considerare una serie di particolari molto importanti.
Quanto segue sono delle linee guida per capire quale giacca fa al caso vostro (qui invece abbiamo trattato l’argomento abbigliamento invernale in modo più ampio), perciò vi consiglio di recarvi in un negozio e di toccare con mano la giacca, per capirne la consistenza, le finiture e il comfort.

giacca invernale

Traspirazione = comfort e salute
Una giacca che non traspira è nemica della salute ed ecco perché le giacche antipioggia d’inverno sono da evitare, se non in discesa.
L’arrivo della membrana Windstopper ha rivoluzionato il modo di intendere l’abbigliamento sportivo invernale, non solo nel ciclismo, e ha aperto la strada a nuove tecnologie.
Tutti i produttori di abbigliamento ciclistico che propongano capi invernali utilizzano membrane antivento (più o meno) traspiranti che al giorno d’oggi sono diventate sottili, elastiche e leggere, favorendo la vestibilità della giacca.
Quindi, prima di tutto assicuratevi che ci sia una membrana antivento.

giacca invernale

L'abbigliamento intimo di qualità è molto importante, soprattutto d'inverno. Cliccate qui per vedere le principali proposte sul mercato.

Rivestimento in fleece
Ovvero quello strato “felpato” che assicura un isolamento termico adeguato.
In realtà questa caratteristica è necessaria solo se ci si trova a pedalare in zone molto fredde (sotto i 5 gradi centigradi) oppure se sappiamo di essere dei freddolosi, perché l’efficienza di questo strato sottile di fleece è davvero notevole e può fare la differenza nelle giornate fredde.

Ventilazione personalizzabile
Alcune giacche hanno feritoie con zip che permettono all’aria di entrare.
Queste feritoie si trovano sulla parte frontale, sui lati oppure sotto le ascelle e permettono al biker di far passare più aria, ad esempio, in salita, riducendo il rischio di arrivare in cima alla salita pericolosamente madidi di sudore.
Se anche d’inverno pedalate in salita oppure se talvolta vi capita di sentire troppo caldo anche pedalando in pianura, considerate questa caratteristica tecnica della giacca.
In generale, però, sappiate che sudare molto d'inverno è davvero pericoloso ed è indice di un abbigliamento non adeguato alla situazione.
A tale proposito vi invito a leggere i consigli di un esperto.

giacca invernale

La giacca Endura Mt500, pur non essendo una giacca specificamente invernale, rappresenta un buon esempio di giacca dotata di feritoie apribili con zip (qui il test della giacca). La traspirazione, però, non è il suo forte.

giacca invernale

La feritoia apribile sul lato (giacca Endura Stealth II, qui il test).

giacca invernale

Feritoia frontale (giacca Gore Bike Wear Fusion Cosmo, qui il test).

Schiena al caldo
Come è fatta la parte posteriore della giacca?
Se ha un rivestimento in fleece è probabile che sia calda, ma attenzione perché per assicurare un valido isolamento termico quando fa molto freddo, in velocità o in presenza di vento, deve avere anche la membrana antivento.
Cioè, è preferibile che la parte posteriore sia costruita proprio come quella frontale.
Le giacche invernali con una “schiena” leggera sono una via di mezzo fra la 2ª e la 3ª categoria prima menzionate, ma va detto anche che se portate con voi lo zaino durante l'uscita allora la porte posteriore della giacca può non avere la membrana antivento.

giacca invernale

Anche se con la zip, i polsini della giacca Endura Stealth II si sono dimostrati validi contro l'aria fredda durante il test.

I polsini
L’aria fredda non deve entrare nelle maniche e perciò se cercate una giacca davvero calda considerate solo quelle con i polsini elastici, cioè quelle che cingono i polsi creando una barriera concreta contro l’aria fredda.
Questi accorgimenti, badate bene, sono necessari se si procede a una velocità superiore ai 30 all'ora per lunghi tratti, cioè soprattutto con una bici da strada.
In Mtb i polsini elasticcizzati possono essere necessari se la temperatura esterna è molto rigida (inferiore ai -5/-10°C).

giacca invernale

I polsini della giacca Endura Mt500 di nuova generazione.

giacca invernale

Quelle con un velcro che regola la chiusura del polsino molto spesso sono pensate anche per i climi più miti (cioè fanno passare l’aria all’occorrenza) e di conseguenza non sempre rientrano nella fascia delle giacche puramente invernali.

Il collo
E’ un dettaglio spesso trascurato, ma fondamentale.
Il collo deve essere alto, possibilmente con un rivestimento interno morbido (solitamente in fleece) per migliorare il comfort e all’occorrenza essere ripiegato.

giacca invernale

Anche le giacche migliori, però, possono lasciare una parte del collo scoperta e per migliorare in modo netto il comfort durante l’uscita (anche nelle giornate più fredde) consiglio di utilizzare un fazzoletto antivento (i Buff, per capirci).

giacca invernale

Se siete in salita lo potete togliere e se fa troppo freddo potete tirarlo su per proteggere bocca e naso dall’aria gelida.
In quest’ultimo caso considerate che la quantità d’aria che entra nei polmoni per singolo atto respiratorio è molto inferiore.

La zip frontale
La zip in generale assicura una protezione valida contro gli spifferi, ma le giacche più raffinate hanno una bavetta all’interno che isola in modo ottimale la giacca. E’ prevista su molte giacche in commercio, ma è un dettaglio da non trascurare, soprattutto se siete soliti utilizzare la bici da strada d'inverno.

giacca invernale

giacca invernale

Un dettaglio importante: la parte bassa della giacca è bene che abbia un elastico a banda larga (come nella foto) oppure una regolazione della chiusura in vita per assicurare il miglioramento isolamento con l'esterno.

Cosa mettere sotto la giacca invernale?
Anche se avete scelto la migliore giacca in commercio rimane sempre di fondamentale importanza scegliere l’abbigliamento intimo giusto.
Se la giacca è molto calda, cioè ha la membrana antivento e il rivestimento interno in fleece, di solito è sufficiente indossare la sola maglia intima a maniche lunghe.
Se siete particolarmente freddolosi oppure se la temperatura esterna è inferiore ai -5/-10°C considerate la possibilità di aggiungere una maglia termica, meglio se con la zip integrale.

giacca invernale

Una maglia intima a maniche lunghe specifica per l'inverno molto spesso è sufficiente sotto una giacca invernale.

giacca invernale

Il Tech Underwear di Alpinestars specifico per l'inverno.

Un consiglio: non esagerate con i capi termici.
Appena partiti è consigliabile sentire un po' freddo perché i muscoli e il sistema cardiocircolatorio non sono ancora entrati a regime.
Non appena lo saranno (e bastano pochi chilometri in salita) la sensazione di freddo si ridurrà in modo netto.
Ed eviterete di sudare copiosamente e di esporvi al serio rischio di malanni.

Un consiglio per chi suda molto anche d’inverno
Quanto segue vale in due situazioni: se sapete di dover affrontare una salita lunga e impegnativa al termine della quale la maglia intima sarà completamente bagnata di sudore oppure se avete una sudorazione abbondante anche d’inverno la soluzione è portare con sé una maglia intima di scorta.

giacca invernale

Una maglia intima di scorta nello zaino, in tasca o nella borraccia è un'ottima abitudine d'inverno.

La potete mettere in una borraccia (priva d’acqua, ovviamente) se non avete lo zaino sulle spalle e tirarla fuori all’occorrenza.
Sappiate che iniziare una discesa con l’abbigliamento intimo asciutto significa ridurre in modo significativo il rischio di malanni e la sensazione di comfort aumenta nettamente.
Con il freddo non si scherza…

giacca invernale

Quale colore e perché?
Colori brillanti aumentano la visibilità in strada (dettaglio affatto trascurabile), mentre colori scuri trattengono un po' meglio il calore del sole. Tenete presente questi due aspetti se avete dubbi su quale colore scegliere.

Infine i costi...
Giacche che racchiudano tutte queste caratteristiche hanno dei prezzi che solitamente superano i 150-180€.
Ovviamente esistono anche proposte più economiche che non hanno tutte le specifiche elencate, ma che possono comunque permettervi di affrontare un'uscita al freddo in modo più che dignitoso.
Diciamo che sta a voi capire su quale aspetto puntare maggiormente l'attenzione, d'accordo con il vostro limite di spesa.
Poi, buona scelta e buone pedalate.

Qui tutti gli articoli di MtbCult sull'argomento abbigliamento invernale.



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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