Olimpiadi di Tokyo: amarezza per Eva Lechner. Le sue dichiarazioni e quelle del Ct

Redazione MtbCult
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COMUNICATO UFFICIALE

Nella prova olimpica di XCO che ha visto il trionfo della Svizzera con Jolanda Neff davanti alle connazionali Sina Frei (+1':11”) e Linda Indergand (+1':19”) si registra un'opaca prestazione azzurra con Eva Lechner, che non va oltre la 25^ piazza: un risultato arrivato al termine di una gara che l’ha vista partire bene e pian piano scivolare nelle retrovie.

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Eva Lechner durante la ricognizione del percorso


Lo racconta a caldo la stessa Lechner«Ho sofferto l'umidità e faticavo a respirare, eppure mi ero preparata bene. Stamattina ero felice di avere visto la pioggia, quando ha smesso il percorso si è asciugato e non era più così difficile». 

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Foto: Bettini


Mirko Celestino, CT che ha guidato gli azzurri, commenta: «Pensare di fare peggio era difficile. Eppure Lechner era partita bene, scattando in prima fila dalla piazza più esterna sulla sinistra. I cinque giri del circuito si sono dimostrati ancora più duri rispetto a quello su cui si sono sfidati ieri gli uomini, vista la difficoltà ulteriore del terreno reso scivoloso dalle forti piogge di questa mattina». 



Ora è tempo di bilanci e analisi: «Andremo a capire le cause anche se non credo si tratti di appagamento, parlo in generale visto che abbiamo sbagliato con 4 azzurri su 4. Può capitare per uno, non per tutti. Ritengo sia stato un problema di gambe e di testa. Questo era un appuntamento atteso da cinque anni e ci voleva quel pizzico di cattiveria in più che questo palcoscenico richiede. Conosco i miei ragazzi: ci siamo preparati con scrupolo e lo dimostreremo già dai prossimi appuntamenti come l'Europeo ed i Mondiali in Val di Sole. Ora rientriamo in Italia, già domani voleremo su Roma Fiumicino e poi Milano Linate». 

ORDINE D'ARRIVO XCO FEMMINILE (prime 10 posizioni)

1. Jolanda Neff (Svizzera)
2. Sina Frei (Svizzera) a 1’11”
3. Linda Indergand (Svizzera) a 1’19”
4. Blanka Vas (Ungheria) a 2’09”
5. A. Terpstra (Olanda) a 2’35”
6. L. Lecomte (Fra) a 2’57”
7. E. Richards (Gran Bretagna) a 3’23”
8. Y. Belomoina (Ucr) a 3’54
9. H. Batten (Usa) a 4’27”
10. P. Ferrand Prevot (Fra) a 4’32”

Intanto in Giappone si volta pagina.
Manca ormai pochissimo alla prova a cronometro a Tokyo 2020 nella quale prenderanno il via Filippo Ganna, campione del mondo in carica di specialità, e Alberto Bettiol. 
Marco Villa, CT responsabile delle preparazione dei cronomen, fa il punto sulla preparazione dei nostri:

«Stiamo vivendo un approccio alla prova all'insegna del lavoro. Alloggiamo sul lago Yamanaka, una location ideale e vicina al percorso. Non abbiamo il problema del caldo perché siamo a circa 900 metri di altitudine e questo ci ha permesso di prepararci con tranquillità. Ci siamo allenati regolarmente con buone sessioni di training, seguendo il programma prestabilito. Pippo, in particolare, in questi ultimi giorni si è concentrato solo sulla gara di mercoledì; ha alternato uscite in bici da corsa e da crono. Siamo arrivati anche a fare 3 ore.

Il grosso del lavoro è stato fatto ed abbiamo testato già tutti i materiali. Realizzato anche un sopralluogo del percorso anche se non in modo completo perché al momento il tracciato è aperto al traffico e quindi non è semplice fare un test a velocità sostenuta. La giornata con il percorso chiuso sarà domani (martedì, ndr), ma è previsto pure un tifone a complicare le cose (al momento l'organizzazione non prevede cambi di programma per mercoledì 27 anche se è stata diramata un'allerta, ndr).

Il percorso «non è piatto, ma se dobbiamo fare un confronto con esperienze passate, nemmeno Imola lo era. Gli avversari sappiamo chi sono anche se alcuni, come Rohan Dennis ad esempio, non li abbiamo più incontrati in gara. Il nostro morale è comunque alto anche grazie alla medaglia ottenuta su strada».

E domani sarà anche il giorno di Elisa Longo Borghini: «Sono pronta per la cronometro, è l’ultimo sforzo di questa Olimpiade. La affronto a cuor leggero dopo il bronzo di domenica, ma sempre con serietà. È una crono molto dura dove non parto sicuramente da favorita, ci sono le due olandesi, l’americana e la tedesca che sono molto più forti di me, almeno sulla carta. Altra variante è il meteo, che non mi preoccupa, anche se è prevista pioggia. Non sono contenta di correre sotto l’acqua, ma la accetto in ogni caso, non si può fare niente. Come detto mi sento tranquilla e serena, domani bisognerà pedalare forte».

Se volete seguire la crono di domani, leggete questo articolo dove troverete tutte le informazioni:

Qui sotto invece un approfondimento sulla medaglia d'oro di Jolanda Neff e sull'ottima prestazione della squadra femminile svizzera della Mtb:

Per altri articoli sulle Olimpiadi di Tokyo, cliccate qui.

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