Juri Zanotti stagista su strada: «Ecco cosa mi aspetto da questa esperienza»
Daniele Concordia
Juri Zanotti, campione italiano, vice campione europeo e mondiale U23 nel cross country, dopo l'ultima prova di Coppa del Mondo avrà la possibilità di vivere un'esperienza importante tra i professionisti su strada.
Come ha fatto sapere lui stesso sui suoi canali social, infatti, nel finale di stagione sarà stagista alla Bardiani CSF Faizanè Pro Team della famiglia Reverberi, partecipando a gare importanti e classiche del calendario nazionale su strada, nello specifico: Giro dell'Emilia, Milano-Torino, Coppa Agostoni, Giro del Veneto e Veneto Classic.
A primo impatto, la sua decisione ci ha stupiti non poco e allo stesso tempo ha fatto sorgere alcune domande, a noi ma anche ad altri appassionati.
Per capire meglio con quale mentalità Juri Zanotti debutterà si butterà nella mischia dei professionisti abbiamo sentito il diretto interessato, che durante il viaggio verso Snowshoe (USA) ci risposto chiarendo alcuni dubbi.
Sentite qui...
- Com'è nato il contatto con la Bardiani?
- Grazie al mio massaggiatore Elvi, ha lavorato in Bardiani nel 2020 e conosce bene i direttori sportivi e dirigenti. Tra un massaggio e l’altro ha intuito la mia voglia di provare a correre su strada e così ha contattato il presidente Roberto Reverberi. Dopodiché, Roberto mi ha informato della possibilità di fare uno stage a fine stagione, io ho accettato subito. Credo che sia una rara opportunità da non farsi sfuggire.
- Che obiettivi hai per queste gare?
- Voglio imparare il più possibile e capire per il futuro se in termini di preparazione può aiutarmi con le gare Xc. Il mio focus è il cross country almeno fino a Parigi 2024. Vorrei mettermi in mostra e cercare di essere nel vivo della corsa, solo le gambe mi diranno se potrò permetterlo. Magari sarò costretto a limare per non staccarmi, ma fa parte dell'esperienza e del gioco.
- Guardando al futuro, ti piacerebbe passare pro' su strada oppure restare in Mtb?
- Difficile da pronosticare, ora la voglia è quella di fare bene nell'Xc, la strada la vedo come un gran bell'allenamento. Però non so cosa mi riserverà il futuro e quali saranno i miei obiettivi dopo Parigi.
Sembra chiaro, quindi, che il sogno di Juri Zanotti non è fare il professionista su strada, ma diventare il biker più forte al mondo.
E questo ci fa immensamente piacere, perché la Mtb italiana ha bisogno di un talento del genere.
Detto ciò, gli facciamo un grosso in bocca al lupo per la nuova avventura: forza Juri!
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.