Lavare la Mtb: ecco come fare un bel lavoro

Simone Lanciotti
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Polvere e fango sono i nemici giurati della Mtb.
Anzi, di qualunque mezzo, ma in particolare di una moderna Mtb sulla quale abbondano guarnizioni, O-ring, boccole e cuscinetti.

lavare la Mtb

Ovvero tutti componenti la cui usura può essere notevolmente accelerata dalla presenza dei detriti, cioè dello sporco.
E, lo sappiamo bene, la Mtb vive nell’offroad e, quindi, il momento del lavaggio prima o poi arriva.

lavare la Mtb

Lavare la Mtb non è per tutti un piacere e, volenti o nolenti, è una cosa che va fatta e che, oltre a rimuovere lo sporco e la morchia, permette di verificare l’usura e l’integrità delle varie parti del telaio e dei componenti.
Se state sbuffando all’idea di mettervi a lavare la Mtb, prima leggete fino in fondo questo articolo e assicuratevi di procedere nel modo che vi suggeriamo.
Nella maggior parte dei casi vi farà risparmiare tempo e vi porterà a un risultato migliore.

lavare la Mtb

Gli strumenti necessari
Vi consigliamo caldamente di utilizzare i solventi e i prodotti specifici per la pulizia della trasmissione perché in questo caso parliamo anche di mozzo posteriore e di movimento centrale, ossia due particolari affatto trascurabili.
E’ molto diffusa l’abitudine di usare solventi come petrolio bianco, benzina e gasolio e nonostante conducano visivamente allo stesso risultato dei solventi specifici in realtà possono risultare, a lungo andare, troppo aggressivi sugli O-ring, sulle guarnizioni e sulla finitura superficiale di componenti e telaio.
Meglio evitarli, quindi.
Gli strumenti di cui dovete dotarvi, quindi, sono:
- solventi specifici per catena e per le altre parti del telaio
- spazzola a setole dure per le ruote e per i cerchi
- pennelli di varia durezza
- accessorio puliscicatena (vedi foto in basso)
- spugna (tipo quella per autolavaggi)
- sapone (ben diluito in acqua)
- secchio
- tubo con acqua a bassa pressione o spruzzatore da giardino (vedi foto più in basso).

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Il pulisci catena X1 di Muc-Off è un accessorio utilissimo per velocizzare la pulizia della catena.

Come tenere dritta la bici?
Le soluzioni sono svariate (dal cavalletto da officina al cavalletto da esposizione), ma in linea di principio va bene anche una parete alla quale appoggiare la bici.

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Ricordatevi che dovete sempre togliere le ruote per fare un buon lavoro e in questo caso capovolgete la bici e mettete del polistirolo o degli stracci da lavoro nei punti in cui la bici tocca il pavimento (cioè sella e manubrio).

L’acqua deve essere ad alta pressione?
In realtà no, perché l’acqua in pressione è nemica di cuscinetti e guarnizioni varie.
La soluzione ideale è avere un tubo flessibile con acqua a una pressione normale e un canale di scolo per evitare che lo sporco della bici ristagni sul pavimento.
In alternativa si può usare uno spruzzatore da giardino (vedi foto in basso) oppure, come extrema ratio, una bacinella d’acqua (in questo caso meglio se a 30 gradi di temperatura), solo che in questo caso i tempi del lavaggio si allungano perché il risciacquo diventa più laborioso. Ma non impossibile.

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E se abito in un condominio?
Questa è la situazione più difficile da gestire, perché in tal caso le soluzioni variano da caso a caso.
Se il condominio ha un cortile o un giardino con una presa d’acqua, non ci sono problemi (a patto di avere il consenso degli altri condomini), altrimenti dovete ingegnarvi con secchi d’acqua e bacinelle.

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Questa foto vi dà un'idea di come NON usare il getto d'acqua a pressione. La lancia è troppo vicina alla bici e soprattutto rivolta verso i pivot della sospensione. Occorre essere almeno un metro più lontani dalla propria bici quando si usa l'idropulitrice.

Oppure rinunciate a lavare la Mtb sotto casa e portatela a un impianto di lavaggio auto self-service facendo attenzione a tenere lontano dalla bici il getto d’acqua. Questa è una soluzione per rimuovere lo sporco più grosso, ma non lava la bici.
Un’alternativa è il negozio bici che spesso offre anche il servizio di lavaggio bici. Costa qualche soldo, ma se ben fatto prevede anche la lubrificazione.
La bici in pratica è pronta a ripartire.

Da dove si comincia?
Per illustrare questo articolo siamo andati in officina e le immagini che seguono vi mostrano la sequenza corretta delle operazioni da fare.
Sia in caso di fango che di polvere (ossia sia in estate che in inverno) vale quanto segue.
Se la bici è molto sporca (in particolare di fango) si può spruzzare, ad esempio, un prodotto come il Resolvbike su tutta la bici e lasciarlo agire.
A questo punto si comincia.

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Prima di tutto la trasmissione
La catena, le corone e i pignoni richiedono un prodotto specifico che rimuova grasso, residui d’olio e detriti, ovvero la morchia.
Vi sconsigliamo prodotti generici come lo Chanteclair.
Come si pulisce la catena? Di base occorrono spazzole a setole dure e pennelli con setole corte, ma se volete risparmiare tempo e arrivare subito alla meta vi consigliamo prodotti come il pulisci-catena Muc-Off. Bastano poche gocce di solvente apposito (come questo), una ventina di giri di pedali all’indietro e il gioco è fatto.

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Pennello, spazzolino per denti e solvente specifico per catena.

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Si comincia dalla catena e dalla corona.

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Le setole del pennello riescono ad arrivare molto in profondità e con l'aiuto del solvente giusto fanno un lavoro eccezionale.

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Stessa attenzione anche sui pedali.

Poi sul lavare la Mtb

Poi sul cambio

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Sul pacco pignoni si può usare sempre il pennello oppure, rimuovendo la ruota posteriore, si può agire con una spazzola a setole dure. Risultato garantito.

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Le pulegge del cambio spesso accumulano una grande quantità di morchia. La soluzione più efficace è uno spazzolino da denti.

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Le setole contenute in questo accessorio sono molto rapide nel pulire la catena.

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Se la catena è molto sporca in circa 20 pedalate torna come nuova. Solo nei casi più difficili occorre ripetere la pulizia.

Corone, pignoni, cambio, deragliatore e, perché no, anche i pedali richiedono un po’ di pazienza in più: qui si deve agire con pennelli e spazzole, come mostrato in queste foto.



Il primo risciacquo
Tutti i componenti della trasmissione iniziano a brillare di nuovo, ma è solo quando si fa il primo risciacquo che ci si rende conto di quanto sono davvero ben puliti.
A questo punto il getto dell’acqua può essere rivolto anche sulle altre parti della bici e del telaio, sulle quali avevamo precedentemente spruzzato il Resolvbike.

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Si passa al sapone, ma prima, nel caso in cui la bici fosse molto sporca, il meccanico (Fabrizio di Tekno Bike) suggerisce di spruzzare qualche altra goccia di solvente per sciogliere bene i residui organici presenti su telaio, freni e sospensioni.

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Entra in azione il sapone

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Un'altra passata di sgrassatore (non quello per la catena, attenzione) permette di rimuovere più facilmente detriti organici dal telaio, dalle sospensioni, dai freni e dalle ruote.

Entra in azione il sapone
Prendete un secchio, create una soluzione di acqua e sapone (va bene anche quello per i piatti in assenza di prodotti specifici, purché diluito) e armatevi di spugne e pennelli per arrivare ovunque.
Si deve raggiungere ogni angolo della propria bici, prima con la spugna e poi (soprattutto) con il pennello.

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Con il pennello e la soluzione di acqua e sapone si riesce a togliere quasi ogni tipo di macchia e di sporco.

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Serve molto pazienza per arrivare in tutte le zone della bici dove lo sporco si accumula e diventa difficile da rimuovere. Come sulla parte posteriore dell'archetto della forcella.

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Stesso discorso per il mozzo posteriore. Il meccanico nella foto ha il vantaggio di usare un cavalletto, altrimenti conviene rimuovere la ruota posteriore per lavorare meglio.

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Sotto la sella di detriti ne troverete una grande quantità. Solo il pennello riesce a rimuoverli con efficacia.

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Le ruote e in particolare le gomme sporche di fango richiedono un po' di forza. Uno spazzolone può fare al caso vostro.

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Ecco come si presenta la bici dopo un lavoro con pennello, spugna e sapone.

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Finito il lavoro di pulizia con il sapone, occorre risciacquare. Il consiglio è di utilizzare la pressione dell’acqua del rubinetto e di utilizzare un getto diffuso e non diretto per velocizzare il lavoro.

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Per il risciacquo basta un getto d'acqua a bassa pressione.



L’asciugatura
Questa fase viene velocizzata da un getto d’aria a pressione, ovviamente rivolto nella direzione giusta.
L’aria infatti non deve mai essere diretta in modo da spingere le gocce d’acqua verso parapolvere e guarnizioni.
Se non avete un compressore utilizzate un panno di microfibra.

La prima lubrificazione
Subito dopo la pulizia la catena va asciugata con attenzione e quindi lubrificata. Se la bici rimanesse ferma per una settimana non sarebbe strano che presentasse tracce di ruggine sulla catena.
Se si lubrifica con cura la catena subito dopo il lavaggio si evita questo inconveniente e si dà modo all’olio di raggiungere le parti che richiedono realmente la lubrificazione.
Per ulteriori dettagli vi rimandiamo a un articolo specifico.

Quanto tempo ci vuole a lavare la Mtb?
Dipende da quanto è sporca e/o da quanto tempo non la si lava.
Se si dà modo allo sporco di sedimentarsi, la pulizia diventa molto più laboriosa, fino a richiedere l’uso dell’acqua calda (consigliata d’inverno).
Se si lava la bici con una certa frequenza questa operazione richiede dai 20 ai 30 minuti, a seconda dell’esperienza e dell’attrezzatura a disposizione.

Per concludere l'argomento pulizia bici, vi invitiamo a guardare il video tutorial su come lavare una e-bike.



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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