Rock Shox Pike tutta nuova e con steli da 35 mm

Simone Lanciotti
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SEDONA - E' tornata la Rock Shox Pike, la storica forcella destinata un tempo all'uso gravity-dirt, con un obiettivo nuovo: diventare un riferimento per un ambito di uso che va dalle trail bike all'enduro.
Le caratteristiche tecniche sono di assoluto rilievo e fra tutte va segnalata la maggiorazione degli steli da 32 a 35 mm, ovvero la stessa dimensione della Lyrik (che rimane in gamma ma solo con escursione da 170 mm).
Questa scelta proviene da tante richieste dal mondo sia dell'enduro che dell'all mountain: una forcella capace di fare di tutto, essere molto efficace in discesa ma anche molto efficiente in salita.
Rock Shox ha lavorato molto su questo duplice fronte, arrivando a conciliare caratteristiche che in passato difficilmente si riusciva a riunire in un unico prodotto.
Un esempio? Il peso: 1838 grammi per una forcella da 140-160 mm di travel è un bel risultato.
Proseguiamo a questo punto con un video esplicativo sulla forcella Pike, girato proprio a Sedona, in Arizona, e più in basso con una descrizione con testi ed immagini anche delle altre novità.

Presentazione Rock Shox Pike 2013 from Mountainbike Culture Magazine on Vimeo.

Foderi asimmetrici
C'è tanto lavoro dietro alla costruzione dei foderi. Rock Shox ha abbandonato l'idea di un progetto simmetrico e standard, prediligendo soluzioni originali e allo stesso tempo semplici.
La lunghezza dei due foderi è differente, in particolare quello sinistro, nel quale è inserita la camera pneumatica è più lungo, per dare alla Pike la progressività richiesta, mentre quello di destra è più corto. E proprio all'interno di quest'ultimo si trova la nuova unità ammortizzante, chiamata Charger, prevista in due versioni Rct3 e Rc.
Rispetto alla Motion Control e alla Mission Control prevede l'utilizzo di materiali molto diversi, come ad esempio un manicotto in plastica estrusa che riveste tutto la parte idraulica della compressione. Al suo interno è stato realizzato il vuoto d'aria per aumentare ancora di più la fluidità della forcella.
Sul fronte del ritorno, anche qui ci sono grosse novità: Rock Shox ha adottato il Rapid Recovery, un sistema idraulico che permette alla sospensione (sia essa la forcella o l'ammortizzatore) di lavorare sempre nella fascia di travel ottimale. Infatti, molto spesso capita di trovarsi con la forcella compressa proprio laddove invece occorre avere a disposizione più travel e/o una posizione in sella meno caricata sull'anteriore.
Il sistema Rapid Recovery agevola proprio questa situazione, restituendo al biker una posizione in sella più sollevata e una sospensione più reattiva e morbida.

La Pike sarà disponibile in versione da 26, 27,5 e 29 pollici, con colorazione bianca o nera

La Pike sarà disponibile in versione da 26, 27,5 e 29 pollici, con colorazione bianca o nera

Parapolvere rivisto
Anche qui Rock Shox ha lavorato molto: l'obiettivo è massimizzare la sensibilità della forcella e quindi ridurre l'attrito di scorrimento fra foderi e steli. Il miglioramento è stato possibile grazie all'adozione di un nuovo parapolvere con singolo anello di ritenuta (single seal) e di boccole a lunghezza differenziata fra fodero sinistro e destro. Quest'ultima soluzione, inoltre, incrementa la rigidità senza penalizzare la leggerezza: Rock Shox ha considerato l'azione del freno anteriore e le forze che vanno a stressare maggiormente il fodero sinistro rispetto a quello destro.
La finitura nera degli steli è dovuta al trattamento di anodizzazione a cui sono stati sottoposti e non comporta miglioramenti sulla scorrevolezza della forcella.
Fra le migliorie, inoltre, segnaliamo anche il sistema di chiusura del mozzo, il Maxle Lite, aggiornato esteticamente, ma anche nella costruzione: l'ingombro laterale è stato sensibilmente ridotto. La Pike sarà compatibile solo con mozzi con asse passante da 15 mm.

Ecco il nuovo sistema ammortizzante chiamato Charger: il manicotto nero avvolge tutta la parte idraulica (che a sinistra vediamo sezionata) relativa alla compressione e permette una maggiore fluidità di funzionamento

Ecco il nuovo sistema ammortizzante chiamato Charger: il manicotto nero avvolge tutta la parte idraulica (che a sinistra vediamo sezionata) relativa alla compressione e permette una maggiore fluidità di funzionamento

Travel regolabile
La Pike sarà disponibile per tutti e tre i diametri di ruota con travel differenti. Se si opta per la versione con Dual Position Air, i valori possibili sono i seguenti: 160-130 e 150-120 mm per le Pike da 26 e 27,5 pollici, mentre la Pike da 29" sarà solo da 140 mm e senza quindi il Dual Position Air.
La disponibilità nei negozi della Pike è prevista a partire da maggio con prezzi che varieranno da 878 a 949€.

Tre posizioni di compressione per la cartuccia Rct3, ossia la stessa impostazione già vista su altri modelli di casa Rock Shox, ma con un'unità ammortizzante tutta nuova

Tre posizioni di compressione per la cartuccia Rct3, ossia la stessa impostazione già vista su altri modelli di casa Rock Shox, ma con un'unità ammortizzante tutta nuova

Jeremiah Boobar è il product manager di Rock Shox. Ha lavorato molto su sistemi innovativi nel campo delle sospensioni, come l'introduzione dell'elettronica. E' lui che ci ha spiegato le novità di casa Rock Shox

Jeremiah Boobar è il product manager di Rock Shox. Ha lavorato molto su sistemi innovativi nel campo delle sospensioni, come l'introduzione dell'elettronica. E' lui che ci ha spiegato le novità di casa Rock Shox

Monarch Plus, un piccolo lifting
E' stato pensato come compagno ideale della Pike sulle bici da trail e quindi non poteva mancare il sistema Rapid Recovery. Fra le migliorie si segnala un più ampio range di regolazioni per la velocità di ritorno, un aumento del volume della camera negativa (per renderlo più sensibile alle piccole sollecitazioni), una nuova posizione della valvola dell'aria, nuovi registri esterni, migliorato il flusso dell'olio nella fase di compressione e tre posizioni di setup differenti per l'idraulica in compressione.
Sarà disponibile nei negozi a partire da giugno ad un prezzo di 435€

Esteticamente cambia poco per il Monarch Plus: migliorie sui registri esterni, camera negativa più grande, Rapid Recovery affinato e colorazione bianco o nera

Esteticamente cambia poco per il Monarch Plus: migliorie sui registri esterni, camera negativa più grande, Rapid Recovery affinato e colorazione bianco o nera

Connectamajic per il Reverb
Alcune novità interessano anche il Reverb, anche se di minore rilevanza rispetto al fronte sospensioni.
Per la versione Stealth, che prevede il passaggio interno del cavo, Rock Shox ha ideato un connettore rapido, il Connectamajic, che facilita le operazioni di montaggio del reggisella una volta tirata la bici fuori dalla scatola. Questo semplifica molto la vita ai dealer e ai meccanici, ma anche all'utente qualora avesse necessità di fare da sé la manutenzione ordinaria al reggisella.
Rock Shox ha anche ampliato la gamma di travel possibili, arrivando a 150 mm (solo per il modello Stealth) e fornendo al Reverb con diametro di 34,9 mm tutti i valori di travel previsti.
Il nuovo Reverb Staealth sarà disponibile a partire da metà aprile a 411€.

Ecco il Connectamajic introdotto sul cavo idraulico del Reverb Stealth: è un connettore che permette di staccare il reggisella dal cavo senza problemi e con rapidità. E' pensato soprattutto per meccanici e rivenditori

Ecco il Connectamajic introdotto sul cavo idraulico del Reverb Stealth: è un connettore che permette di staccare il reggisella dal cavo senza problemi e con rapidità. E' pensato soprattutto per meccanici e rivenditori

Per informazioni Sram.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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