TEST - Crank Brothers Highline: nuovo riferimento di fluidità

Simone Lanciotti
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Crank Brothers è stato uno dei primissimi marchi a credere nelle potenzialità dei reggisella telescopici presentando circa 10 anni fa lo Joplin.
Da allora le cose sono cambiate in modo sostanziale e il reggisella telescopico è diventato un must per moltissimi biker, arrivando ad essere impiegato anche nel cross country.
L’ultimo step della casa californiana si chiama Crank Brothers Highline e introduce una serie di novità molto interessanti.

crank brothers highline
Prima cosa: gli obiettivi di Crank Brothers erano molto ambiziosi perché puntavano a proporre al pubblico un reggisella affidabile, facile da istallare e che richiedesse pochissima manutenzione.

Per raggiungere questo obiettivo dentro l’Highline troviamo una cartuccia idraulica sigillata (quindi non soggetta a manutenzione), tenute Trelleborg (le stesse del Thomson Elite Dropper), cuscinetti Igus e azionamento tramite cavo metallico (con guaine Jagwire super scorrevole).

crank brothers highline

Il contenuto della confezione del Crank Brothers Highline

Il risultato è un funzionamento super fluido ed esente da incertezze che ha richiesto a Crank Brothers diversi anni di test e sviluppo (che hanno coinvolto anche Cedric Gracia).
Novità anche sul comando remoto che si candida a diventare un nuovo riferimento in termini di ergonomia fra tutti i reggisella telescopici: è possibile montarlo nella parte superiore o inferiore del manubrio e a sinistra oppure a destra.
Occupa poco spazio ed è ampiamente personalizzabile nella posizione. Difficile chiedere di meglio.
E adesso entriamo nei dettagli…

crank brothers highline

1 - DETTAGLI TECNICI
- Facilità di installazione: una delle peculiarità del Crank Brothers Highline è proprio la facilità di installazione, come ci mostra il video seguente:

Non sono richieste particolari abilità meccaniche e il dispositivo di connessione rapida fra reggisella e cavo di comando è una soluzione ben pensata per facilitare sia il montaggio, sia la successiva manutenzione.
All’interno della confezione dell’Highline si trova un manuale cartaceo che mostra tutte le fasi di montaggio.

crank brothers highline

Il connettore rapido per reggisella e cavo di comando.

- Funzionamento: il Crank Brothers Highline si affida a una cartuccia idraulica sigillata e non sono previste regolazioni esterne di pressione o di qualunque altra natura. Eventualmente può essere necessario regolare la tensione del cavo di comando, come mostra il video seguente:

- Travel disponibili: al momento è disponibile solo la versione da 125 mm di escursione, ma in Crank Brothers stanno già lavorando anche sulle versioni da 100 e 150 mm che saranno presentate nel corso del 2017.

crank brothers highline
- Diametri disponibili: le misure 30,9 e 31,6 mm riescono a coprire la maggior parte delle necessità.
- Lunghezze disponibili: solo 400 mm
- Peso: 580 gr nella versione 30,9 mm di diametro comprensivi di comando e guaina, cioè un valore tutto sommato allineato a quello della concorrenza.
- Prezzo: Crank Brothers dichiara 350€, ma essendo già acquistabile online è possibile trovarlo a un prezzo più contenuto.
- Altro e/o eventuali sensazioni: l’Highline è previsto solo con passaggio interno del cavo di comando e nella confezione si trova anche un piccolo quantitativo di lubrificante per due operazioni di manutenzione.

Voto finale (da 1 a 10): 8,14

crank brothers highline

2 - PRESTAZIONI
- Facilità di utilizzo: è una delle virtù di questo reggisella. L’attivazione del comando è molto rapida e intuitiva e a seconda della velocità con la quale lo si attiva, varia anche la velocità di estensione del Crank Brothers Highline.

crank brothers highline
In particolare, a una pressione lenta della leva di comando corrisponde un’estensione lenta del reggisella e viceversa e in assoluto, almeno le prime volte, la velocità di estensione dell’Highline mi è sembrata un po’ troppo ridotta.
Per farvi un’idea guardate questo video, nel quale sono messe a confronto le due velocità di estensione del Highline con quella di un RockShox Reverb Stealth da 150 mm.

Il raffronto statico dei due reggisella, però, dice solo una parte della verità, perché nell’uso offroad solo di rado la velocità di estensione mi è sembrata ridotta, soprattutto perché abituato alla “fucilata” di reggisella come il RockShox Reverb o lo Specialized Command Post.
Nel complesso, però, mi sarebbe piaciuta una velocità di estensione un pelo maggiore, ma questa è una considerazione del tutto soggettiva.

crank brothers highline
Un altro aspetto mi ha colpito di questo reggisella: per abbassare la sella serve una pressione consistente su di essa e di questo, standoci seduti sopra, non ce ne si accorge, almeno fino a quando non si ha la necessità di abbassare la sella con la mano, ad esempio, per caricare la bici in auto.
E’ qui che ci si accorge che il Crank Brothers Highline ha un funzionamento, tanto in compressione quanto in estensione, molto frenato e controllato e questa caratteristica sembra essere figlia di una precisa scelta progettuale: la minore velocità (cioè l'annullamento dell’effetto “fucilata”) riduce lo stress per boccole e tenute, allungando la vita al reggisella.

crank brothers highline

Quando ben lubrificato lo stelo tende ad accumulare detriti ed è importante pulirlo al termine di ogni uscita. Come la prassi vorrebbe anche per forcella e ammortizzatore.

- Costanza di funzionamento: nulla da eccepire. Durante i 3 mesi di test, su terreni perlopiù polverosi, il Crank Brothers Highline non ha mai mostrato incertezze.
- Regolazioni consentite: tramite la velocità di pressione del comando sul manubrio è possibile avere due diverse velocità di estensione del reggisella. E’ una caratteristica interessante (ma a dire il vero non fondamentale per un reggisella telescopico) e che, fra i concorrenti, solo il RockShox Reverb ha (tramite un registro posto sul comando al manubrio).
Il morsetto della sella è molto facile da regolare e permette di arrivare sempre alla corretta inclinazione.
Fra l’altro ha un offset di 0 mm e ha un’altezza piuttosto contenuta, solo 50 mm.

crank brothers highline

crank brothers highline

crank brothers highline
- Ergonomia comando remoto: davvero notevole. E’ possibile posizionarlo facilmente come e dove si vuole. Il collarino che lo fissa sul manubrio ha un ingombro fra l’altro molto contenuto.
- Giochi laterali: ci sono, ma sono molto contenuti e sono rimasti tali per tutta la durata del test.
- Manutenzione richiesta: Crank Brothers suggerisce di intervenire solo a livello di pulizia dello stelo dopo ogni uscita (ma anche il buon senso lo suggerisce…) e a livello di lubrificazione dello stelo e della boccola superiore dopo un tot tempo con una procedura per altro molto semplice e che non richiede attrezzi.
Guardate il video:

Voto finale (da 1 a 10): 9,75

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,94

In conclusione…
In quanto a prestazioni e a costanza di funzionamento, il Crank Brothers Highline può diventare un nuovo riferimento e il voto complessivo è stato penalizzato da un ridotto numero di opzioni di travel, diametro e lunghezza disponibili ad oggi.
Di certo, però, il Crank Brothers Highline è un reggisella telescopico realizzato con molta cura e che nelle intenzioni del costruttore si va a posizionare nella fascia alta dei reggisella telescopici.
Per quanto il test sia durato relativamente poco (3 mesi) continueremo a tenervi aggiornati (così come abbiamo fatto per il Thomson Elite Dropper) sull’affidabilità a lungo termine dell’Highline per segnalarvi quali inconvenienti dovessero capitare.
Fino ad ora, però, questo Crank Brothers mi ha stupito positivamente, perché è un taglio netto con il passato e un passo in avanti in termini di affidabilità e costanza di prestazioni.
Merita di essere raffrontato direttamente con il top degli altri produttori e, in alcuni casi, sopravanzandoli.

Potete acquistare il Crank Brothers Highline a un prezzo scontato su ProbikeShop.it oppure su Alltricks.it, mentre qui trovate i test di tutti gli altri reggisella telescopici provati da MtbCult.

Per informazioni CrankBrothers.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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