Forse avrete la nostra stessa impressione.
Guardando la Trek Remedy 9 27.5 si ha la sensazione di essere al cospetto di una versione ridotta della Slash 9.8.
Qui il telaio è in lega leggera Alpha Platinum, ma l’impostazione della geometria, gli angoli e l’assetto in sella ripropongono proprio quello stile lì.
Per definizione è una trail bike, visto la sospensione Full Floater da 140 mm, ma se ha lo stesso carattere della sorella maggiore allora ci si può aspettare anche qualcosa di più.
Siamo molto curiosi di provare l’abbinamento dei sistemi Re:aktiv (qui la presentazione) e Drcv (acronimo di Dual Rate Control Valve).
Quest’ultimo lo conosciamo già ed è un espediente realizzato da Trek per variare la risposta dell’ammortizzatore in base all’intensità della sollecitazione. Una doppia camera d’aria che permette alla sospensione di non essere mai troppo brusca.
La Remedy 9 27.5 si annuncia come una trail bike vitaminizzata che fa di tutto per sfuggire alle etichettature.
Staremo a vedere…
Intanto ve la presentiamo, appena tirata fuori dalla scatola.
Lo Schema Della Sospensione Full Floater: L'ammortizzatore Non È Vincolato Al Telaio, Ma Alla Sospensione.
Presente Il Mino Link Che Permette Di Modificare La Geometria, In Particolare L'angolo Di Sterzo Che Può Passare Da 67,5° A 68° E Viceversa.
Un Dettaglio Dell'ammortizzatore Con La Doppia Camera Del Drcv. Al Suo Interno È Presente Anche Il Dispositivo Re:aktiv Che Siamo Curiosi Di Mettere Alla Prova.
La Remedy È Predisposta Anche Per Il Deragliatore E Quindi Per La Doppia Corona. Sul Tubo Piantone È Presente L'attacco Per Il Deragliatore, In Questo Caso Coperto Da Un Tappo. La Trasmissione È Sram X1.
Non Poteva Mancare Il Sistema Abp Sul Pivot Posteriore, Una Raffinatezza Di Trek. Presente Anche Il Passaggio Interno Del Cavo Del Cambio.
La presenza di un telaio in alluminio si fa sentire: il responso della bilancia parla di 13,42 Kg, senza pedali e in taglia 18,5". Non è una peso piuma, ma, lo ripetiamo, non sembra nemmeno una "pacifica" trail bike.
Ecco infatti come la intendono Rene Wildhaber e Jeremy Horgan Kobelsky di Trek:
Nella nostra community, intanto, c'è chi l'ha già provata...
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.