Ecco come Nino Schurter guida l'evoluzione della Mtb
Simone Lanciotti
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Nino Schurter guida l'evoluzione della Mtb, a suon di vittorie clamorose.
Riuscire per 10 volte nella propria carriera a vincere un mondiale è un risultato incredibile e, ieri, lo confesso, speravo davvero che a fine gara la maglia iridata finisse indosso a un biker full-time. Perché ieri, in gara, c’era anche un certo Tom Pidcock, un cliente davvero pericoloso e temuto da tutti.
Un fenomeno assoluto.
E se vincesse Pidcock, dopo una rimonta clamorosa? Bello, ho pensato, ma un po' beffardo per tutta la Mtb, perché la maglia iridata finirebbe indosso a un atleta che la Mtb non la vive come lo scopo principale del suo essere sportivo professionista.
E poi ecco Nino…
Il solito grandioso Nino Schurter che della pressione altissima di una gara mondiale riesce a farsi beffa e a tirare fuori sempre il suo massimo. E anche di più. Come se in gara ci fosse solo lui.
Questa cosa è magnifica e questa cosa si chiama esperienza, padronanza e forza.
Sì, poi si potrebbero aggiungere tante altre doti, ma non sto qui a scrivere l’elenco delle potenzialità di un campione che, ormai, conosciamo tutti. E che, comunque, continua a sorprenderci. Ieri a Les Gets è stato uno spettacolo grandioso. Non riesco ad immaginare l’impegno, la dedizione e anche l’umiltà richieste per essere un campione del genere.
Come fai ad essere così longevo, Nino, e ancora così vincente?
Le risposte che mi sono dato (e che il mio archivio fotografico suggerisce) sono che Nino Schurter si diverte da matti in bici, con tutte le bici, e che il grande impegno di essere ancora un campione, per lui, sia meno gravoso rispetto a chiunque altro.
Campioni si nasce, non si diventa.
E per quanto scontato possa suonare, signori, eccone una manifestazione chiara e lampante, che ogni anno si rinnova.
State per leggere una lunga lista di novità che hanno caratterizzato la trasmissione Sram e le Mtb Scott e vi chiedo, a fine articolo, di farci sapere quale di queste secondo voi è stata la più significativa. Scrivetelo nei commentiin fondo all'articolo.
Nino Schurter guida l'evoluzione della Mtb
Proviamo a tornare di 15 anni, quando la Mtb era dominata da Julien Absalon che al mondiale di Fort Wiliam nel 2007 era campione olimpico in carica e campione del mondo uscente nella categoria Elite. Nino Schurter era ancora under 23, sebbene già molto promettente...
E la storia continua. Non sappiamo quale sarà il prossimo capitolo, né sappiamo quale sarà il prossimo dominatore della Mtb. A dire il vero non sappiamo ancora nemmeno quando Schurter deciderà di abbandonare la sua attività agonistica. E' tutto da scrivere ancora e nel frattempo la tecnica evolve, le novità si susseguono e le gare cambiano forma e strategia.
Io dico che è uno spettacolo meraviglioso e che vale la pena di attendere che il sipario si apra di nuovo. Magari ancora con Nino Schurter in un ruolo chiave. Se lo merita e ce lo meritiamo anche tutti noi appassionati.
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia.
E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina.
Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
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