VIDEO TEST - Sram Gx Eagle: la porta verso il monocorona

Simone Lanciotti
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Lo Sram Gx Eagle è stata la novità che più di tutte ha attirato l’attenzione dei biker verso una trasmissione 1x12.
L’arrivo dello Sram XX1 ed X01 Eagle ha definitivamente spinto un gran numero di appassionati a passare alla trasmissione monocorona, ma soprattutto ha destato l’attenzione anche dei più scettici verso un sistema 1x.
L’arrivo dello Sram Gx Eagle ha quindi chiuso il cerchio: se i fratelli maggiori hanno costi non proprio abbordabili, il Gx Eagle è la proposta a “buon mercato” per abbandonare il deragliatore e la doppia corona (o addirittura la tripla) e passare al monocorona con 12 velocità.

Sram Gx Eagle

Il prezzo ufficiale, infatti, si aggira sui 500€, ma nei negozi oppure online è possibile trovarlo anche a molto meno.
Insomma, materiali meno raffinati, peso maggiore, ma prestazioni, secondo quanto dichiara Sram, molto vicine a quelle dei modelli di punta.
Ma è davvero così?

Sram Gx Eagle

Dal momento della presentazione ufficiale (aprile 2017) a oggi abbiamo avuto modo di usare lo Sram Gx Eagle su un gran varietà di bici, terreni e condizioni e ciò ci ha permesso di farci un’idea molto chiara sulle prestazioni, i pregi e i limiti di questa trasmissione.
Ne parliamo in questo video, poi continuate a leggere il test…

E adesso passiamo ai voti…

1 - DETTAGLI TECNICI

- Ergonomia dei comandi cambio: 9
Del tutto identica a quella degli altri modelli Eagle di Sram.
Rispetto all’XX1 e all’X01, inoltre, mantiene le medesima possibilità di regolazione del manettino sul manubrio, ad eccezione della regolazione dell’angolazione della leva.

Sram Gx Eagle

- Integrazione con altri comandi sul manubrio: 9
Il noto sistema MatchMaker X di Sram-RockShox permette di abbinare fra loro comando cambio, leva freno, comando reggisella telescopico e l’eventuale comando remoto per le sospensioni riducendo molto l’ingombro.
Ma anche in presenza di leve freno non Sram l’ingombro complessivo del collarino di fissaggio è abbastanza contenuto.

Sram Gx Eagle

- Opzioni disponibili per corone e pignoni: 8
La scala pignoni è la medesima degli altri modelli Eagle e non presenta opzioni.
La scala dei denti è la seguente: 10t, 12t, 14t, 16t, 18t, 21t, 24t, 28t, 32t, 36t, 42t, 50t
e si conferma abbastanza ben spaziata durante l’uso.
Per quanto riguarda le corone X-Sync 2, invece, lo Sram Gx Eagle prevede le seguenti opzioni: 30, 32, 34, 36 e 38 denti
C’è anche la possibilità di montare corone ovali con lo standard X-Sync 2 con le seguenti dentature: 32, 34, 36 e 38.
In entrambi i casi le corone sono realizzate in alluminio ricavato dal pieno e sono le medesime dei modelli XX1 ed X01 Eagle.
Rispetto alla trasmissione a 11 velocità il sistema a 12 velocità non prevede le corone da 26 e 28 denti, rese di fatto meno necessarie dall’adozione di un pignone da 50 denti.

Sram Gx Eagle

- Facilità sostituzione corone: 8
Sono corone che si istallano direttamente sulla pedivella, poiché integrano lo spider. E’ sufficiente rimuovere la pedivella e agire sulle tre viti Torx che fissano la corona alla pedivella.
L’operazione è abbastanza agevole, anche se richiede un po’ più di tempo rispetto alla soluzione con spider non integrato.

- Facilità sostituzione cavi: 9
Non cambia nulla rispetto al passato e quindi parliamo di un’operazione a portata di fai-da-te.

- Ingombro laterale del cambio: 9,5
Vale quanto detto per lo Sram X01: il sistema Eagle ha snellito un po’ il cambio e il suo ingombro laterale ne beneficia.

Sram Gx Eagle

- Peso: 8
Ufficialmente non cambia granché rispetto allo Sram Gx 11v (qui il test), mentre, come prevedibile, il peso aumenta molto rispetto ad esempio allo Sram X01 Eagle.
Il motivo risiede nella tipologia di materiali utilizzati, meno pregiati ma affidabili, che caratterizzano lo Sram Gx Eagle.
Il gruppo completo (esclusi i cuscinetti del movimento centrale) pesa 1760 gr, mentre l’X01 Eagle scende a 1466 gr.

Sram Gx Eagle

- Prezzo: 10
Ecco una delle doti di spicco di questo gruppo.
Facendo riferimento al listino ufficiale italiano e considerando l’opzione di pedivella più economica, il prezzo del gruppo arriva a 499€ contro i 465€ del Gx 11v e i 1265€ dell’X01 Eagle.
Il prezzo è senza dubbio la caratteristica che spicca di più, soprattutto se si considerano le prestazioni.

Sram Gx Eagle

- Garanzia: 6
Il minimo previsto dalla legge, cioè 2 anni.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

Sram Gx Eagle

2 - PRESTAZIONI

- Precisione: 8,5
Come detto nel video, la precisione è molto buona e in generale è superiore a quella del modello a 11 velocità, ma per arrivare a un buon risultato occorre dedicare del tempo alla regolazione ottimale del cambio.
A tale riguardo vi riproponiamo il video tutorial che mostra step-by-step come fare:

Le prestazioni, quindi, sono influenzate molto dalla bontà della taratura del cambio e possono cambiare fra Mtb hardtail e con doppia sospensione.
Nel complesso la precisione è buona, ma non mancano cambiate che invece non sono affatto precise.

- Velocità di cambiata: 9
Rispetto ai fratelli maggiori, il più piccolo dei modelli Eagle presenta una velocità di cambiata un po’ più bassa e la ragione risiede principalmente nel comando del cambio il cui funzionamento non si affida a un cuscinetto, ma ad una boccola.
Questo crea un leggero rallentamento della cambiata, ma soprattutto rende l’azione del comando cambio meno fluida rispetto allo Sram X01 Eagle.
Visto il costo del Gx Eagle è un dettaglio su cui si può soprassedere.

Sram Gx Eagle

- Silenziosità: 8
Paga qualcosa rispetto ai modelli Eagle superiori e questo è dovuto anche al pacco pignoni Full Pin invece che X-Dome (cioè ricavata dal pieno).
Non sempre si ha quella appagante sensazione di fluidità che caratterizza, ad esempio, lo Sram X01 Eagle.
Le ragioni sono molteplici e risiedono tanto nel comando del cambio quanto al pacco pignoni rivettato.

- Usura: 9
Rispetto agli altri modelli non ci sono variazioni da segnalare.
L’usura però rimane un aspetto molto importante su una trasmissione 1x e la si riesce a contenere solo tenendo pulita e lubrificata la catena.
Durante i vari test svolti dalla redazione non sono emersi cali di prestazione dovuti all’usura, ma va detto anche che non siamo mai arrivati al punto di dover sostituire la catena.
Il test si è svolto su diverse bici (sia full che front) e su tutti i terreni (sabbia, fango, neve e polvere) e non ha fatto mai emergere criticità grazie a una costante pulizia e lubrificazione della catena.

Voto finale (da 1 a 10): 8,62

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,56

Sram Gx Eagle

In conclusione…

Lo Sram Gx Eagle ha la grande virtù di costare poco (rispetto agli altri modelli Eagle) e di funzionare quasi come i suoi “fratelli maggiori”.
Le differenze che si riscontrano non sono così consistenti da far storcere la bocca soprattutto se si considera il prezzo ufficiale e il prezzo che poi si può riuscire a ottenere in negozio.
Lo Sram Gx Eagle, come detto nel video, è il gruppo che sta convincendo moltissimi appassionati ad abbandonare le trasmissioni 2x grazie al range di rapporti molto vasto che permette.
E qui è il caso di fare un’altra considerazione: con il pignone da 50 denti occorre scegliere con oculatezza la dimensione della corona anteriore perché non è poi così difficile trovarsi a pedalare con un rapporto troppo demoltiplicato.
Il pacco pignoni 10-50 permette di affrontare pendenze anche molto ripide, al limite della trazione della ruota posteriore, per cui il consiglio che vi diamo è di valutare per bene lo sviluppo metrico (ecco come si calcola) ed eventualmente considerare l’adozione di una corona con 2 denti in più rispetto a quella che utilizzate su un gruppo 1x11.

Qui tutti gli altri articoli sulle trasmissioni 1x12

Per informazioni Sram.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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