Poi Vorrei… I desideri dei bikers al tempo della pandemia

Veronica Micozzi
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La pandemia ci ha cambiato, è innegabile.
Si parla di nuovo di zone rosse, di lockdown, di varianti…
Vivere da oltre un anno in mezzo a restrizioni, limitazioni, timori, nuove regole ha cambiato la nostra quotidianità e, forse, ha cambiato anche le nostre priorità.
Ma ha cambiato anche il nostro modo di andare in bici?

Poi Vorrei



Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un sito che si chiama Poivorrei.it.
Poi Vorrei nasce per caso, è un progetto dedicato a tutte quelle cose che si davano per scontato e ora non ci sono, a tutti quei desideri per ora messi in disparte, a tutte quelle aspirazioni forzatamente rimandate.
E’ un modo per condividere la lista dei sogni messi nel cassetto, dalle cose più sciocche a quelle più importanti.
E’ una raccolta intima che si fa pubblica e che racconta in maniera semplice e immediata quello che ci manca di più, quello che abbiamo perso, quello che possiamo reinventare, quello che è davvero fondamentale.

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Ho pensato, allora, che potremmo provare a fare un gioco: facciamo una lista dei “Poi Vorrei” più importanti per ciclisti e bikers. Immaginiamo insieme come sarà più bello andare in bicicletta, poi, quando tutto sarà alle spalle…

Poi Vorrei… Pedalare in gruppo, sfottendosi a vicenda e senza distanze da rispettare
E' vero, per fortuna stavolta è consentito andare in bici e già questa è una vittoria.
Però, è ancora vietato uscire in gruppo o se si fa, bisogna rispettare la distanza di sicurezza (2 metri).
Insomma, i tempi in cui si pedalava con gli amici e ci si divertiva in modo spensierato, abbracciandosi e sfottendosi dopo una discesa spalla a spalla sono ancora lontani.
E ci mancano da pazzi.
Ma anche litigare con gli automobilisti che non ci sopportano quando pedaliamo affiancati diventa qualcosa da rimpiangere in questo periodo così particolare...

Tenuta Il Cicalino, Poi Vorrei

Poi Vorrei… Fermarmi al bar durante le uscite lunghe (e senza mascherina)
In alcune zone, le cosiddette zone rosse o arancioni, dove le restrizioni sono più rigide, i bar sono chiusi o effettuano soltanto l’asporto. Sembra una cosa da nulla, ma quelle pause al bar per “ricaricare le batterie” erano parte integrante del divertimento, davano più gusto all’uscita del weekend.
Un amico ciclista mi ha confessato: «A volte esco in bici solo per la pausa al bar! Del resto, è l’unico modo che ho per riflettere un po’ in tranquillità».
Ah, poi vorrei poter entrare al bar senza mascherina, per poter mostrare con orgoglio l'espressione di gioia e soddisfazione che si ha nel bel mezzo dell'uscita.

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Poi Vorrei… Partecipare a una gara in modo "spensierato"
Gli organizzatori di gare stanno provando a programmare la stagione ma ancora troppe sono le incertezze: cosa succederà tra un mese? Ci si potrà spostare da una regione all’altra?
Nel frattempo, alcune gare di interesse nazionale si stanno svolgendo, con tutte le precauzioni del caso e delle regole ferree da rispettare, ma la tensione è sempre alta e molti agonisti non riescono a ritrovare la motivazione di un tempo.
La gara non è solo "competizione", ma è l'evento nella sua interezza, il rivedere amici lontani, le premiazioni, il pubblico, il pasta party, la birra post gara...

Poi Vorrei

Pur apprezzando lo sforzo degli organizzatori, in questo periodo non c'è ancora quella spensieratezza che ci portava ad alzarci presto la domenica mattina per scendere "sul campo di battaglia" col sorriso.
A proposito di organizzatori, alcuni rischiano e si assumono responsabilità importanti, altri preferiscono rimandare o addirittura rimandare perché non riescono a sostenere i costi organizzativi e logistici. Scelte comprensibili...
In sostanza, di gare ce ne sono poche e per un agonista che desidera attaccare di nuovo il numero alla bici sono tempi duri.

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Poi Vorrei... Andare in montagna, girare in bike park e mangiare al rifugio
Già è vietato muoversi con la bici in macchina e spostarsi da una regione all'altra senza motivi validi, in più i bike park, con relativi impianti di risalita e rifugi sono chiusi.
E' vero che al momento sulle cime più alte c'è ancora la neve, ma presto si scioglierà e speriamo che nel frattempo si decida di riaprire gli impianti e le varie strutture, con la gioia dei gestori, ma anche dei freerider e dei downhiller.

Poi Vorrei

Poi Vorrei… Girare tra gli stand, vedere tutte le bici nuove che non potrò permettermi e provarne una
Possiamo già immaginare, anche se speriamo di no, che le fiere, le esposizioni, i festival di questa primavera ed estate saranno in buona parte rimandati o annullati.
E con essi anche il piacere di passeggiare tra gli stand dei principali produttori di biciclette, di componenti, di abbigliamento per riempirsi gli occhi delle ultime novità, insieme a tanti altri appassionati.
Si sopravvive anche a questo, per carità, ma di certo è un’ulteriore assenza in un panorama già abbastanza deprivato.

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Italian Bike Festival a Rimini

Poi Vorrei… Organizzare una cena al ristorante con i miei amici bikers
E’ forse il desiderio più semplice, quello più facile da realizzare, quello che davamo per scontato.
E invece, da quanto tempo le cene al ristorante non sono più possibili? Io non lo ricordo neanche più…
Certo, rinunciarvi è un sacrificio più che sopportabile, però… Quante amicizie nate e consolidate a tavola?
Quanti traguardi festeggiati?
Quante chiacchiere, quante idee, quanta condivisione!

Poi Vorrei

Poi Vorrei… Fare un viaggio in bici
C’è chi la bici la vede come una compagna di viaggio, anzi di esplorazione, un mezzo di trasporto ancestrale ma sempre affascinante.
Fare un viaggio a tappe in bicicletta, portandosi dietro solo l’essenziale, è un modo per ritrovare se stessi, riscoprire il rapporto con la natura e, perché no, anche per ringraziare la Vita.
Poi, sarà forse il modo migliore per girare, finalmente, pagina.

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E ora, volete aggiungere i vostri Poi Vorrei?

Vi piacciono le storie dove le due ruote sono protagoniste? Qui trovate tutte le nostre Storie.

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Sull'autore
Veronica Micozzi

Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. E riconosco la sana follia che anima i seguaci della bici. Credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la Mtb, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…

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