ANTEPRIMA - Santa Cruz Bronson 2: 150 mm più facili e divertenti

Simone Lanciotti
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SORISOLE - Montata, fotografata e provata.
Ok, il test è stato breve, ma il sentiero scelto, quello della Maresana a Sorisole (Bg), è una delle Ps dell’Enduro Cup Lombardia e in Dsb mi hanno detto che sarebbe stato molto... probante.
Bene.
Prima cosa da dire: la Santa Cruz Bronson 2 CC provata è una taglia M e se fosse stata la versione precedente l’avrei trovata davvero troppo piccola (sono alto 180 cm) per la mia statura.
Questa, invece, pur essendo una M, è molto meglio, perché la maggiore lunghezza del tubo superiore, l’angolo di sterzo ridotto e un interasse maggiorato la rendono davvero piacevole in discesa.
Più agile, giocosa e allo stesso tempo precisa.

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I meriti li potrei attribuire prima di tutto alla solidità del telaio e alla nuova geometria che in discesa ha un rendimento migliore rispetto alla precedente.
Poi al tuning della sospensione posteriore (150 mm davvero sfruttabili).
Difficile quantificare il beneficio del mozzo posteriore Boost 148 e della battuta anteriore da 110 mm in un test così breve.
Nel complesso però le sensazioni sono positive e in particolare è molto avvertibile l’opera di ammodernamento della geometria di questa bici.
Santa Cruz l’ha resa più versatile, perché con un tubo verticale ancora più verticale la Bronson 2 è più pedalabile.
Ad aiutare l’efficienza in salita è il tuning che Santa Cruz ha scelto per il nuovo ammortizzatore Fox Float X Evol dotato della valvola Dps (di cui vi abbiamo parlato qui).
Guardate il video in basso per capire:

Affrontando sui pedali la risalita verso la partenza della Ps (con pendenze prossime al 20%) sentire la sospensione ferma è una bella sensazione.
Il damping è molto frenato in compressione e lo è ancora di più in estensione, contribuendo a rendere questo tuning particolarmente indicato per le lunghe risalite su asfalto.
Poi, una volta finita la salita, è cruciale ricordarsi di sbloccare l’ammo…

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In discesa il comportamento è decisamente più morbido che in passato.
Se ricordate la precedente Bronson usciva di serie con un Fox Float Ctd piuttosto orientato al supporto alla pedalata (tanto in salita, quanto nelle uscite di curva pedalate), mentre con questa versione le cose cambiano in modo netto.
La sospensione posteriore è sempre progressiva, ma finalmente ha una sensibilità ai piccoli impatti molto migliore che in passato (grazie all’uso di un Fox Float X Evol) e allo stesso tempo è facile utilizzare tutti i 150 mm di escursione, senza incappare in risposte brusche della sospensione man mano che si raggiunge in fondocorsa.

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Il movimento centrale è più vicino a terra di pochi mm, ma sul sentiero della Maresana si sente.
Non è raro toccare con la pedivella o i pedali per terra, ma qui si tratta prima di tutto di capire meglio la bici, i suoi ingombri e la sua luce a terra.
I 150 mm della Santa Cruz Bronson 2 sono decisamente più vicini, per comportamento, a quelli della Nomad (sarà un disegno più simile della sospensione?), ma la Bronson ha una versatilità più spiccata.
In salita si pedala bene e in discesa è agile e giocosa.
Le prime impressioni di guida, quindi, sono molto positive, ma per capirla davvero bene servirà un test più approfondito.
E non vedo l’ora.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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