TEST - Fox 34 Talas Ctd: mi piace essere lineare

Simone Lanciotti
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E' stata proprio Fox qualche stagione fa a introdurre gli steli da 34 mm di diametro come opzione per le forcelle destinate alle 29". Diametro maggiore, maggiore solidità e minori flessioni, soprattutto laddove la forcella doveva essere di lunghezza superiore rispetto a una da 26".
Nel frattempo, però, la gamma all mountain-enduro di Fox si è allargata e nel 2012 il marchio americano ha introdotto anche il reggisella telescopico, il Doss, un componente lontano per tipologia dal resto della produzione del marchio, ma assolutamente strategico per il mercato escursionistico-enduro.
Il quadro si è completato quest'anno ad aprile, quando Fox ha presentato il Float X Ctd, un ammortizzatore che si pone a metà strada fra un Float e un Dhx. Un ammortizzatore da enduro, appunto capace di contrastare il Rock Shox Monarch Plus, il suo rivale diretto.

La bici sulla quale abbiamo montato i tre componenti Fox per l'enduro, una Yeti Sb66 Carbon.

La bici sulla quale abbiamo montato i tre componenti Fox per l'enduro, una Yeti Sb66 Carbon. Così si presentava all'inizio del test.

Abbiamo deciso, quindi, di montare questi tre componenti sulla stessa bici (una Yeti Sb66 Carbon), testarli e raccontarvi come vanno nell'uso per il quale sono stati pensati, l'enduro.
Iniziamo oggi dalla forcella.

34 Talas: affondamento lineare
Fox ha deciso di aggiornare tutta la gamma Talas e non solo quella relativa alla serie 34. Le modifiche hanno interessato sia il registro esterno (che adesso richiede uno sforzo ridotto per essere azionato) sia la meccanica interna.
Il Talas nasce come sistema che consente di variare la corsa e nel caso della forcella in questione, la 34 Talas Ctd Fit 26", da 160 a 130 mm senza alterarne la taratura.

Durante la parte finale del test abbiamo montato un paraschizzi MarshGuard.

Durante la parte finale del test abbiamo montato un paraschizzi MarshGuard.

La nuova cartuccia Talas in dotazione su tutte le forcelle Fox 2014.

La nuova cartuccia Talas in dotazione su tutte le forcelle Fox 2014.

Il sistema Talas prevede di default una taratura piuttosto lineare (del resto Talas sta per Travel Adjust Linear Air Spring) e tale rimane anche sulla versione 2014, salvo che nel caso si volesse aumentare la progressività è possibile aumentare il precarico pneumatico della forcella.
Fox ha migliorato anche la scorrevolezza degli steli per garantire loro un funzionamento efficace anche dopo diverse ore di uso. Il miglioramento è abbastanza avvertibile anche se, tirata fuori dalla scatola, la forcella avrebbe comunque bisogno di una lubrificazione ottimale sotto i paraoli.
La scorrevolezza, tanto per un confronto con la sua rivale diretta, non è allo stesso livello della Rock Shox Pike.

Il nuovo pomello del Talas ora è più facile da azionare e anche un po' più ergonomico.

Il nuovo pomello del Talas ora è più facile da azionare e anche un po' più ergonomico.

Pomelli ridisegnati: ottimo lavoro
Il nuovo comando del Talas ha un funzionamento la cui logica riprende quella del pomello del Ctd, sul gambo destro della forcella. Il setup per la discesa richiede di ruotare verso l'alto sia il pomello del Talas che quello del Ctd e questo rappresenta una piccola e utile semplificazione.
A livello di idraulica il Ctd funziona decisamente meglio (finalmente), soprattutto per chi ama avere una forcella che in salita affonda davvero poco in posizione Climbing. La nuova 34 Talas farà contenti diversi amanti dell'enduro all'italiana.
Le altre posizioni del Ctd sono esattamente ciò che ci si aspetta: quella intermedia, la Trail, può essere regolata su tre livelli ruotando la ghiera di colore nero; quella Descend elimina qualunque freno in compressione.

Il registro del Ctd è rimasto per tutta la durata del test molto efficiente e preciso. La levetta blu richiede uno sforzo minimo, ma è un po' troppo piccola per essere afferrata con facilità anche nelle fasi più concitate. L'ergonomia è migliorabile.

Il registro del Ctd è rimasto per tutta la durata del test molto efficiente e preciso. La levetta blu richiede uno sforzo minimo, ma è un po' troppo piccola per essere afferrata con facilità anche nelle fasi più concitate. L'ergonomia è migliorabile.

Nel complesso il tuning del Ctd di questa forcella ci è sembrato particolarmente a punto: ci ha convinto pienamente, al pari del registro del rebound i cui click apportano delle modifiche sensibili al comportamento della forcella.

Steli da 34 e ruote da 26"
Non è una scelta vecchio stile visto il dilagare delle 27,5", ma un'accoppiata micidiale per la precisione di guida. Soprattutto se il telaio in questione è uno Yeti Sb66 Carbon, nato e creato per l'utilizzo all mountain-enduro.
La velocità in discesa non è necessariamente superiore, ma è la confidenza che ispira la forcella e la ruota anteriore a lasciare al rider la decisione di osare di più o tenere un passo più "conservativo".

Il color oro della finitura Kashima sugli steli è di sicuro appeal. Peccato che la scorrevolezza non si mantenga su livelli ottimali a lungo.

Il color oro della finitura Kashima sugli steli è di sicuro appeal. Peccato che la scorrevolezza non si mantenga su livelli ottimali a lungo.

Se si sbaglia qualcosa o se il terreno è più ostico del previsto i 160 mm di questa 34 sono un bell'aiuto. La soluzione migliore (come sempre...) è lasciar scorrere la bici, lasciando che sia la forcella a fare "il lavoro sporco".
Ci si accorgerà che, se il Sag è tarato in modo ottimale (25-30%), la nuova 34 Talas è capace di semplificare tanto la guida nei punti più difficili. In discesa, nel complesso, ci si stanca di meno e ci si diverte di più e la differenza (ammesso che qualcuno avesse ancora dei dubbi) con una forcella con steli da 32 è abissale.
Il test della forcella Fox 34 è stato condotto in maniera approfondita sulla bici che vedete in questo articolo, ma durante l'estate scorsa abbiamo avuto modo di provarla anche sulla Rocky Mountain Altitude Msl 770 Rally Edition...

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...e sulla Scott Genius Lt.

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Parliamo dei numeri...
Il nostro test è durato tre mesi nei i quali abbiamo inserito anche una gara di Superenduro. Insomma l'abbiamo messa alla frusta per bene. E lei non si è tirata mai indietro. O quasi...
Qualche giorno prima di pubblicare questo test, infatti, abbiamo ritenuto necessario fare una sosta in officina per ripristinare la corretta fluidità della forcella e, possibilmente, migliorarne anche la sensibilità. Il pitstop dal meccanico ha evidenziato che i la lubrificazione di paraoli e boccole non era ottimale dato i suoi frutti e la parte finale del test è stato vero piacere di guida.
Non possiamo però non tenerne conto nel giudizio finale sulla forcella.
Passiamo ai numeri nudi e crudi.
Quanto pesa? Il peso è di 1964 grammi.
E il costo? Il prezzo suggerito al pubblico è di 1340€.

Per informazioni www.ridefox.it

A questo punto, avendo provato la Rock Shox Pike, è interessante mettere le due forcelle direttamente a confronto. Vediamo quali differenze ci sono.

Qui il test dell'ammortizzatore Fox Float X Ctd



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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