TEST - Santa Cruz Bronson 2: più versatile e più facile in discesa

Simone Lanciotti
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Se volessi farla breve, direi che la Santa Cruz Bronson 2 ha preso il meglio della Nomad in chiave all mountain e lo ha reso alla portata di tutti, sia di chi ha il manico, sia di chi si può definire bravino nella guida.
Ma alla luce di come è andato questo test, posso dire che è, sì, una bici per fare i numeri (in stile Josh Bryceland), ma anche una bici per pedalare a lungo offroad, per andare forte in discesa ma anche in salita.

La Santa Cruz Bronson 2 CC in allestimento X01 Am

La Santa Cruz Bronson 2 CC in allestimento X01 Am. Ps: il reggisella telescopico non è del tutto esteso nella foto.

E l’apparenza e l’estetica quasi identica al modello precedente mai come in questa occasione ingannano.
E anche di molto, perché la nuova Bronson ha tutto un altro carattere e ogni dettaglio è stato rivisto a fondo.
Il giorno in cui è stata presentata al pubblico ho avuto l'occasione di provarla (qui il primo test) e da quel momento ho aspettato l'istante di poterla conoscere per bene, sui miei sentieri.
Ed ecco com'è andata.

Il tester, Simone Lanciotti, indossa baggy short Alpinestars All Mountain, giacca Alpinestars All Mountain, casco Specialized Ambush e scarpe Specialized 2Fo Clipless.

Il tester, Simone Lanciotti, indossa baggy short Alpinestars Outrider Wr, giacca Alpinestars All Mountain, casco Specialized Ambush, protezioni per ginocchia Alpinestars Paragon e scarpe Specialized 2Fo Clip.

1 - GEOMETRIA
- Angolo di sterzo: 66° con forcella da 150 mm, un valore che si addice alla perfezione a questa tipologia di bici, di grande polivalenza.
- Angolo piantone: 74°: è uno dei responsabili del gran feeling con la pedalata che si riesce a trovare in salita.

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- Lunghezza tubo superiore: più lungo della precedente Bronson. Ora siamo a 61,8 cm nella taglia L, quella da me provata. L’assetto in sella è quello tipico di una bici molto disinibita in discesa.

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- Altezza manubrio da terra: il tubo di sterzo da 110 mm per la taglia L tende ad avvicinare il manubrio a terra, ma Santa Cruz ha allestito questa Bronson lasciando diversi cm al cannotto di sterzo per regolare l’altezza del manubrio. Banale, se volete, ma non affatto scontato. Io preferisco un manubrio non troppo alto e sulla Bronson ho trovato facilmente la posizione ideale.
- Lunghezza carro: ecco un passo in avanti importante: 43,2 cm di carro sono un valore che in sella, grazie all’angolo di sterzo più aperto e al tubo superiore più lungo, permettono un’agilità notevole, superiore rispetto al modello precedente. La battuta da 148 mm del mozzo posteriore e il nuovo disegno del leveraggio inferiore hanno permesso questo risultato.

Sul carro posteriore spiccano il nuovo leveraggio inferiore "a scomparsa" e la solita pulizia strutturale del Vpp.

Sul carro posteriore spiccano il nuovo leveraggio inferiore "a scomparsa" e la solita pulizia strutturale del Vpp.

- Interasse: 118,9 cm nella misura L, ovvero la bici ha una lunghezza di una certa consistenza ma che non crea mai problemi nello stretto, grazie al carro compatto e alla geometria davvero “giocosa”.
- Assetto in sella: sono alto 180 cm e ho un’altezza di sella di 74 cm e in generale l’assetto sulla Santa Cruz Bronson mi piace molto.

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Santa Cruz vende questa bici con un manubrio da 800 mm di larghezza e con un diametro di 35 mm: questo contribuisce in modo netto a una precisione di guida notevole in discesa, soprattutto per i biker di corporatura robusta e spalle larghe (come nel mio caso). Qualche difficoltà in salita, ma volendo il manubrio può sempre essere accorciato.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5

2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: se si seleziona la modalità più ferma dell’ammortizzatore la salita diventa un piacere perché l’ammortizzatore si muove pochissimo. Praticamente un lock-out.
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura regolare: con il lock-out attivato l’efficienza è altissima.
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura fuorisella: volendo migliorare le già ottime prestazioni in salita si potrebbe agire sulla velocità di ritorno, a dire il vero piuttosto complicata da regolare visto che l’apposita ghiera è raggiungibile con difficoltà e solo con un attrezzo sottile.

L'ammortizzatore Fox Float X Evol fa un lavoro egregio, ma la regolazione del rebound rimane davvero poco facile.

L'ammortizzatore Fox Float X Evol fa un lavoro egregio, ma la regolazione del rebound rimane davvero poco facile.

- Efficienza sospensione posteriore in salita offroad: togliendo il lock-out la sospensione beneficia di una sensibilità notevole grazie al dispositivo Evol dell’ammortizzatore Fox Float X di nuova generazione. In alcuni casi anche troppo sensibile. La trazione però è notevole.

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- Commenti sui componenti montati sulla bici: un manubrio un po’ più stretto, diciamo 780-760 mm sarebbe perfetto per riuscire a pedalare un po’ meglio in salita, ma è anche una questione di gusti personali. La Bronson di nuova generazione si arrampica meravigliosamente.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5

Il manubrio appartiene alla produzione di Santa Cruz, è in fibra di carbonio, è da 800 mm di larghezza e ha un diametro di 35 mm.

Il manubrio appartiene alla produzione di Santa Cruz, è in fibra di carbonio, è da 800 mm di larghezza e ha un diametro di 35 mm.

3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: dopo averlo usato mi viene da dire che ha un comportamento… bipolare. Lineare e supersensibile nella prima parte di travel (cioè alle basse velocità di compressione) e progressivo nella parte finale (ovvero alle alte velocità di compressione), senza però risultare brusco. Molto diverso dal Fox Float Ctd di serie sulla prima Bronson…
In alcuni casi mi è sembrato anche un po’ troppo lineare per la sua facilità nel raggiungere la parte finale del travel.

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Il rebound come detto prima è un po’ difficile da regolare perché, fra l’altro, è difficile percepire il click.
- Curva di compressione della sospensione: tende a essere più lineare che progressiva grazie anche al sistema Evol (costituito da una camera negativa di dimensioni maggiori) che “mangia” la parte iniziale della corsa con facilità. Un po’ più di progressività nel finale ed è perfetto.

La levetta azzurra permette di regolare il tuning in compressione. La ghiera nera, invece, consente di scegliere tre posizioni diverse di freno in compressione per la posizione Open.

La levetta azzurra permette di regolare il tuning in compressione. La ghiera nera, invece, consente di scegliere tre posizioni diverse di freno in compressione per la posizione Open.

- Impatti di piccola entità: ovvero il funzionamento della sospensione alle basse velocità di compressione è molto migliore rispetto alla Bronson precedente. Grande comfort e ruota sempre attaccata a terra.
- Impatti di grande entità: il nuovo Fox Float X Evol è una bomba perché incassa colpi su colpi senza troppi problemi. Un ammortizzatore con piggy back deve essere di serie su bici come questa.
- Rigidità torsionale del carro: un altro passo avanti, quando sembrava difficile fare di meglio. L’asse posteriore da 148, ma soprattutto la fibra di carbonio e l’attenzione costruttiva di Santa Cruz si fanno sentire. Anche sulla bilancia, però, perché il telaio pesa circa 250 gr in più rispetto al precedente modello.

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- Agilità della bici: la bici si guida con facilità, invita a fare i numeri e a cercare sempre prodezze in sella. Assecondatela e vi ritroverete a velocità più elevate del solito.
- Efficienza sospensione posteriore in frenata: sia il tuning dell’ammortizzatore, sia il carattere della sospensione Vpp di nuova generazione danno sempre trazione alla ruota in frenata.

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- Commenti sui componenti montati sulla bici: la forcella RockShox Pike Rct3 pur avendo “solo” 150 mm di escursione è risultata ben bilanciata. Una Pike o una Lyrik da 160 mm cosa riuscirebbero a fare?
Non è molto comprensibile la scelta di montare una gomma Maxxis Minion Dhr II anche davanti (foto in basso), visto che si tratta di una gomma specifica per il posteriore.

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Il reggisella telescopico da 150 mm è una bella idea: a me personalmente quello da 125 mm è sufficiente perché in discesa “sentire” la sella in mezzo alle gambe mi aiuta a guidare, ma di sicuro sul ripido una sella che va più giù è utile, soprattutto ai biker di grande statura.
Un disco anteriore da 200 mm di diametro ci sarebbe stato bene.

Il RockShox Reverb da 150 mm.

Il RockShox Reverb da 150 mm.

- Altro e/o eventuali sensazioni: ho usato a lungo sia la Bronson di prima generazione che la Nomad attuale e devo dire che la nuova Bronson è la bici che più di tutte mi è piaciuta perché ora è più versatile e più facile da guidare. Alla portata di tutti.
Voto finale (da 1 a 10): 10

4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: l’Evol, acronimo di Extra Volume, tanto aiuta in discesa quanto penalizza nelle sezioni pedalate, cioè quando si deve spingere sui pedali con forza. La sospensione posteriore si comprime forse un po’ troppo, ma parlando di una full da 150 mm è difficile immaginarsi un risultato tanto diverso. La posizione intermedia della compressione dà un supporto buono quando si deve pedalare, ma potrei dire che predilige il comfort.

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- Efficienza sospensione posteriore nei rilanci: L’ammortizzatore, in uscita di curva, sa dare un bel supporto al rilancio: l’importante è non aspettarsi prestazioni da hardtail…
- Agilità della bici: vale quanto detto per la discesa: la Bronson invita a guidare.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5

5 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Regolazioni consentite sulla geometria: nessuna da menzionare, come da tradizione per la Bronson.
- Spazio fra gomma posteriore e carro: lo spazio c’è, il fango non è un problema, almeno con gomme di non oltre 2,4” di sezione. Una precisazione: la Bronson 2 pur avendo la battuta da 148 mm non è compatibile con gomme 650b Plus.
- Cura del passaggio cavi: tutti i passaggi sono all’interno del tubo obliquo, ad eccezione di quello del freno posteriore o dell’eventuale deragliatore (di tipo Side Swing) che passa all’esterno. Il passaggio interno è ben realizzato.

Protezioni in gomma sul fodero basso destro.

Protezioni in gomma sul fodero basso destro.

- Attacco portaborraccia: c’è, ed è in posizione canonica.
- Attacco guidacatena: c’è ed è Iscg05
- Compatibilità deragliatore: c’è anche questa con un attacco diretto sul telaio. Protetto da una cover Santa Cruz…
- Protezioni sul telaio e sul carro: fatte bene e dove servono davvero
- Posizionamento dell’ammortizzatore: è facile da raggiungere stando in sella e non è esposto allo sporco sollevato dalla ruota posteriore.

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- Peso telaio e bici: il telaio Bronson CC nella colorazione nero opaco in taglia L pesa 3,0 Kg, mentre la bici con il Kit X01 Am pesa 12,68 Kg, senza pedali e in taglia L. Come detto, qualcosa in più della versione precedente, ma anche con qualcosa in più in fatto di piacere di guida.
- Prezzo telaio e/o bici: il prezzo del telaio non è cambiato rispetto alla versione precedente e rimane sempre di 3499€. In assoluto non è poco, ma se si considera che quasi tutti i listini dei marchi americani di pari livello hanno subito rincari, questo rende la Bronson 2 CC meno irraggiungibile che in passato, ma con una qualità superiore e, dal 1 maggio 2015, anche con garanzia a vita (solo sul telaio e solo per il primo proprietario).

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Quindi, il rapporto qualità/prezzo è nettamente migliorato.
La bici intera con l’allestimento X01 Am con Pike Rct3 150, con molti componenti di pregio (vedi freni Sram Guide Rsc, manubrio in fibra da 35 mm reggisella RockShox Reverbe da 150 mm e gomme Maxxis), ha un prezzo di 6799€.

Il link inferiore della sospensione Vpp

Il link inferiore della sospensione Vpp

Un'uscita con il fango ed ecco il risultato. Il funzionamento della sospensione, però, non ne ha risentito.

Un'uscita con il fango ed ecco il risultato. Il funzionamento della sospensione, però, non ne ha risentito.

La Santa Cruz Bronson 2 è disponibile anche in questa colorazione, denominata Kalimotxo & Yellow.

La Santa Cruz Bronson 2 è disponibile anche in questa colorazione, denominata Kalimotxo & Yellow.

- Altro e/o eventuali sensazioni: la ruota posteriore spara fango sul link inferiore il cui disegno, ora, lo porta a essere un facile bersaglio. Durante il test, anche su terreni fangosi, non ha fatto emergere problemi. Da valutare una protezione specifica per situazioni più estreme?
Voto finale (da 1 a 10): 9,5

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,4

In conclusione…
La Santa Cruz Bronson di nuova generazione è una bici più facile, più divertente e più versatile rispetto al modello precedente.
E’ un bel passo in avanti e merita di essere considerata come uno dei riferimenti per la sua categoria, cioè l’all mountain.

Ps: se siete in zona Milano e volete provare la nuova Bronson e le altre novità 2016 di Santa Cruz, cliccate qui.

Per informazioni SantaCruzBicycles.com oppure Dsb-Bonandrini.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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