Inverno e agonismo: un viaggio nei pensieri di chi ama le gare

Daniele Concordia
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Inverno e agonismo: un binomio impegnativo e pieno di pensieri, ma bellissimo!
Cosa frulla nella testa di chi fa gare, di Mtb nel nostro caso, in questi mesi freddi?
Ogni anno ha una storia a sé, soprattutto in questo strano periodo che sta condizionando così tanto le nostre vite... Ma in generale, ogni inverno è speciale per chi corre, che sia esso un amatore oppure un atleta di alto livello.
Facciamo un giro nei pensieri dell'agonista durante l'inverno, tra abitudini, incertezze ed emozioni che riempiono le giornate di chi vive la competizione con il massimo impegno, per passione o per lavoro.

Inverno e agonismo
Foto: Irmo Keizer

NOSTALGIA

Dopo l'ultima gara della stagione, si guarda subito alla stagione successiva.
Ma ogni tanto riemergono i ricordi, a volte anche per colpa dei social che ripropongono foto o post di qualche mese o degli anni passati.
Specialmente se la stagione precedente è stata particolarmente fortunata, è normale avere un po' di nostalgia.
Ancora peggio se si scorre più indietro con i ricordi, verso le stagioni in cui magari, complice la (più) giovane età o il maggior tempo a disposizione, si andava più forte, facendo meno sacrifici...
Eh già, ogni volta è un colpo al cuore!

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VOGLIA

Ma non si vive di ricordi, quindi il vero atleta si rimbocca le maniche e guarda avanti.
Il segreto per migliorare e superare i propri limiti è la voglia!
Lo diceva anche Gino Bartali: voglia, motivazione, grinta, fame...
Chiamatela come vi pare, ma nei momenti di difficoltà, nei giorni in cui proprio non ci va di uscire, la voglia fa la differenza.
La voglia di emergere, la voglia di allenarsi, la voglia di dimostrare a qualcuno o a sé stessi di poter arrivare ad un determinato obiettivo...
Ecco, se c'è una differenza tra il semplice biker appassionato e l'agonista, questa è nella testa, non solo nel fisico, come pensano in molti.
A parità di “motore”, la testa, quindi la voglia, fa davvero la differenza.
E in inverno, di voglia, ne serve parecchia, per sfidare le intemperie e per tenere duro anche in assenza di obiettivi imminenti o di confronto con gli avversari.

Inverno e agonismo
Foto: Andreas Dobslaff



NOVITÀ

Anno nuovo, vita nuova.
Ogni stagione è tutta una novità, cambiano i colori, le bici, le categorie, ma anche le gare, gli avversari, i compagni di squadra...
Che bello!
L'anno successivo è sempre tutto da scoprire e gran parte della motivazione, spesso si trova proprio grazie alle novità, grandi o piccole che siano.
Cambiare atmosfera è sempre molto stimolante, soprattutto per il biker che di solito non ama troppo la routine.
Ed è anche motivo di crescita, perché aiuta a conoscere persone e ambienti nuovi, ecco perché ogni inverno tra una stagione e l'altra è così “magico”.

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I cambiamenti fanno bene anche ai top riders, ma a primo impatto potrebbero destabilizzare. Qui una foto di archivio di qualche anno fa, quando l'azzurro Gerhard Kerschbaumer entrò a far parte del Team Specialized Factory Racing.

INCERTEZZE

Tutto nuovo, tutto bello.
Sì, okay, ma come sarà la prossima stagione?
Quando riuscirò a trovare il giusto colpo di pedale?
Avrò fatto bene a scegliere quella bici?
Come mi troverò con la nuova società?
Quando inizieranno le gare (argomento molto attuale, ahimè)?
Cercare le risposte a queste domande è normale, soprattutto se siete degli agonisti un po' ansiosi e insicuri... Ed è anche comprensibile, quando si butta sangue e sudore per una passione, qualsiasi sia il vostro obiettivo.
Il mondo delle gare è bello anche per questo, per le incertezze che frullano nella testa dei riders nel periodo di attesa tra una stagione e l'altra.
Spesso la risposta si trova facilmente, grazie ad una giornata di grazia o ad un confronto con la persona giusta.
In altri casi bisogna attendere le prime gare, ma tutto ciò rende l'avvicinamento più “frizzante”.
Non trovate?

Inverno e agonismo
Ore ed ore in officina, anche di sera, per controllare che sia tutto ok e per essere sicuri di aver fatto la scelta giusta su questo o quel componente... Non mentite, ci siete cascati anche voi! Foto: Andreas Dobslaff

OBIETTIVI

I pensieri dell'agonista durante l'inverno sono molto legati agli obiettivi: più i target sono precisi e vicini, più la mente viaggia velocemente.
Chi inizia a correre presto, ovviamente sarà già carico a molla, a buon punto con la preparazione e in trepidante attesa. Chi invece inizierà più avanti, sarà ancora in modalità “off season”, come è giusto che sia.
In ogni caso, l'agonista sa bene cosa vuole e dove puntare il mirino, quindi ogni allenamento e ogni ragionamento sarà finalizzato a quel determinato obiettivo.
Avere degli obiettivi è fondamentale, oltre che stimolante.
Senza obiettivi è difficile anche svegliarsi la mattina con la giusta mentalità per dare il 100%.
E anche qualcosa in più...

Inverno e agonismo
Foto: Andreas Dobslaff

ASPETTATIVE

Se è giusto porsi degli obiettivi, non fa altrettanto bene avere troppe aspettative.
L'inverno è il momento in cui, di solito, si ha più tempo libero e quindi più tempo per viaggiare con la mente. Se l'atleta esperto, in questo periodo riesce a porsi degli obiettivi restando con i piedi per terra e mantenendo la tranquillità, a volte l'amatore o il biker alle prime armi tende a “strafare” e/o a sopravvalutarsi, ossia ad avere delle aspettative troppo alte.
Sognare è bello, ma se poi questi sogni non si avverano, si può incappare in delle “batoste” che inevitabilmente portano a dei cali di motivazione e concentrazione.
Come dicono gli psicologi dello sport, il segreto è porsi degli obiettivi ambiziosi ma raggiungibili, che aiutano a crescere pian piano, ma costantemente e senza demoralizzarsi.
Pertanto, se avete iniziato da poco a fare le cose sul serio, vi invitiamo restare calmi e a non bruciare le tappe, per mantenere sempre accesa quella “fiamma” dentro di voi che si chiama passione.

D'altronde, lo dice anche Chiara Teocchi in questo post:

 
 
 
 
 
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Insomma, l'inverno dell'agonista è intenso e pieno di emozioni.
I pensieri sono tanti, a volte troppi, ma il bello in fondo è proprio questo.
In tutti gli sport è così, ma se state leggendo questo articolo siete d'accordo con noi sul fatto che la Mtb è uno tra gli sport più dinamici, ricchi di novità e cambiamenti costanti che rendono il tutto sempre emozionante e divertente.
In bocca al lupo a tutti voi, speriamo che questo sia in un anno più fortunato e, per restare in tema, anche ricco di successi!

Qui un approfondimento sull'aspetto mentale delle performance:

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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