Volata Schurter-Absalon: tutta una questione di rapporti?

Simone Lanciotti
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L’ultima prova di Coppa del mondo ad Albstadt si è conclusa con una volata Schurter-Absalon serratissima.
L’epilogo, per l’ennesima volta, ha visto il trionfo dello svizzero che, da un punto di vista statistico, ha sempre battuto il francese.
Ricordate la prima volta, al mondiale Xc di Canberra nel 2009?
Julien Absalon, insomma, deve fare di tutto per evitare di arrivare allo sprint con Nino Schurter e domenica scorsa ad Albstadt ha cercato di farlo, attaccando nell’ultimo giro.
Schurter, però, anche se dava l’impressione di perdere qualche metro, in discesa riusciva a riprendere Absalon con (apparente) facilità.

E arriviamo alla volata.
Il rettilineo è breve, meno di 300 metri, e in leggera salita.
Schurter l’affronta in seconda posizione, Absalon lancia la volata e dalle immagini di RedBull (qui potete vedere il replay della gara intera) sembra che Absalon riesca a sopravanzare Schurter.

Lo svizzero rimane alla ruota del francese e negli ultimi 20-30 metri riesce a guadagnare quella velocità che gli permette di sopravanzare Absalon.
Absalon, dal canto suo, non riesce ad accelerare e le sue gambe sembrano girare più velocemente di quelle di Schurter.
Schurter lo supera proprio a ridosso della linea del traguardo e lo distanzia di circa 25 cm.
E qui viene la domanda: è possibile che la volata sia stata influenzata da fattori tecnici?
Ovvero, è possibile che Absalon, pur avendo le gambe, non sia riuscito a tenere testa all’accelerazione di Schurter per via di un rapporto troppo corto?
Oppure semplicemente Schurter ne ha più di Absalon in volata e basta?
Se guardate i numeri di seguito, noterete che c’è una possibilità che una ragione tecnica abbia influito sull’esito di quella volata.

NINO SCHURTER
Bici: Scott Scale prototipo
Circonferenza ruota: 27,5”
Trasmissione: Sram XX1 Eagle
Corona: 38 denti
Pignone più piccolo: 10 denti
Sviluppo metrico rapporto più lungo 38x10: 8,375 metri

Il prototipo della Scott Scale che Schurter ha usato ad Albstadt è equipaggiata con lo Sram XX1 Eagle a 12 velocità.

Il prototipo della Scott Scale che Schurter ha usato ad Albstadt è equipaggiata con lo Sram XX1 Eagle a 12 velocità.

JULIEN ABSALON
Bici: Bmc Team Elite
Circonferenza ruota: 29”
Trasmissione: Shimano Xtr Di2
Corona: 32 denti
Pignone più piccolo: 11 denti
Sviluppo metrico rapporto più lungo 32x11: 6,638 metri

La Bmc Team Elite di Absalon è equipaggiata con lo Shimano Xtr Di2 in configurazione 1x11 velocità.

La Bmc Team Elite di Absalon è equipaggiata con lo Shimano Xtr Di2 in configurazione 1x11 velocità.

Per il calcolo di questi sviluppi metrici abbiamo considerato la formula canonica e una circonferenza di:

- 220,5 cm per la ruota da 27,5”
- 228,2 cm per la ruota da 29”

La differenza fra i due sviluppi metrici è di 1,737 metri, ovvero Schurter aveva un rapporto ben più lungo di quello di Absalon.
1,737 metri non sono affatto pochi parlando di rapporti e trattando di due atleti di livello altissimo e molto vicino fra loro.
Absalon ha iniziato la volata in testa ed è possibile che Schurter abbia impiegato un po’ di tempo e di spazio in più per raggiungerlo.
Absalon, infatti, grazie al rapporto più corto, è riuscito a guadagnare subito un vantaggio su Schurter.

Il momento in cui Schurter inizia a recuperare su Absalon.

Il momento in cui Schurter inizia a recuperare su Absalon.

Lo svizzero, però, quando è riuscito a trovare la cadenza di pedalata giusta con il 38x10 ha iniziato a recuperare il gap sul francese e a sopravanzarlo proprio sulla linea d’arrivo.
Quindi, la statistica dice che Schurter è più forte di Absalon in volata, ma in questo caso sembrerebbe che anche la meccanica sia stata dalla parte dell’atleta della Scott.

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In ogni caso, i due hanno dato un grande spettacolo.
Fino agli ultimi centimetri.
Appuntamento a domenica prossima a La Bresse su un circuito che Absalon conosce molto molto bene.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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